Tonucci e Capradossi, coppia difensiva solida. Grinta ed efficacia al servizio del Bari

I due centrali del reparto arretrato si stanno rivelando affidabili anche nelle circostanze più critiche


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D. Tonucci, E.Caparadossi e M.Fedele

Anche ieri, cosi come nelle precedenti partite, il Bari può contare su una buona affidabilità da parte di Denis Tonucci ed Elio Capradossi. I due centrali difensivi, in campo ad Ascoli, si sono rivelati clienti scomodi per vari Cacia, Gatto ed Orsolini, tre dei principali giocatori più propositivi dei bianconeri. All’insegna della continuità dopo le buone prove con Pisa ed Avellino. E se il pesarese si è tolto anche lo sfizio di portare momentaneamente in vantaggio il Bari, il secondo si è reso protagonista di interventi impeccabili in diverse circostanze. Un ottimo segnale per un reparto che, nelle ultime uscite, ha dovuto fare a meno di capitan Moras e Di Cesare, che dalla loro hanno esperienza e personalità. Senza dimenticare le assenze di Sabelli (infortunio) e Cassani (squalifica).

TONUCCI – Non c’è alcun dubbio: al numero 5 biancorosso, evidentemente, le Marche devono portare particolarmente bene. Se ad aprile scorso ha favorito la vittoria dei pugliesi, ieri c’è andato molto vicino. E’ riuscito a svettare più in alto di tutti sul corner battuto da Brienza, ma il suo contribuito resta ampio. In campo Tonucci si sta distinguendo per le sue buone capacità di lettura delle situazioni d’attacco, liberarsene per le punte avversarie non è facile. Un risultato meritato per un calciatore in crescita costante e che si sta affermando tra le certezze biancorosse: poche sbavature, molta sostanza. Approdato in Puglia nell’estate del 2015 dal Brescia (retrocesso e poi ripescato, aveva collezionato solo 7 presenze ed 1 gol), è soprattutto con Camplone e nel girone di ritorno dello scorso torneoche inizia a farsi apprezzare dai tifosi per grinta e carattere. Meritata dunque la riconferma nel campionato in corso: 16 le presenze in questo campionato, sempre in campo dal 1’ con Colantuono dalla gara col Carpi in poi. Attese e fiducia al momento ben ripagate.

 

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Elio Caparadossi

CAPRADOSSI – Più di Tonucci, è lui la rivelazione per eccellenza. Imporsi con una certa disinvoltura nel primo campionato in carriera tra i professionisti è roba per pochi. Ed Elio Capradossi – ex campione d’Italia con la Roma Primavera e capitano della Nazionale Under 20 – in questo Bari dimostra di poterci stare con ottimi risultati. Anche lui, un po’ come Basha, con Colantuono sta trovando maggiore costanza: 6 le presenze da inizio torneo, 2 con Stellone (Benevento, Brescia) e 4 con l’ex Atalanta (Carpi, Pisa, Avellino, Ascoli). Poche partite, ma tutte di qualità: il giovane classe 1996 si fa trovare pronto nel momento del dunque, riesce a sbrogliare le situazioni più critiche uscendo dall’area di rigore e provando talvolta iniziative personali. Ieri, contro l’Ascoli, ha respinto molti attacchi offensivi della squadra di Aglietti e particolarmente attento è stato su un’incursione di Cacia nel finale della prima frazione di gioco. Cosi come aveva arginato Verde e Castaldo sabato scorso o Cani e Lores Varela due settimane prima (era entrato a gara in corso, ndr). Risposte niente male ai rumors che, qualche tempo fa, lo davano per possibile partente. Per continuare a risalire la china i galletti avranno bisogno anche di lui.






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