BARI – E’ tempo di ripartire e rimboccarsi le maniche, con maggior convinzione. Il Bari cerca nuovamente i tre punti contro la Ternana, formazione che annovera molti ex e che al momento è al penultimo posto in classifica. Nulla però va lasciato al caso, almeno stando a sentire mister Stefano Colantuono: “Dobbiamo continuare il nostro ruolino di marcia. Da novembre ad oggi – dice – siamo tra le formazioni che hanno sfruttato meglio il fattore casalingo. La Ternana, aldilà della classifica, non è una pessima squadra e col Perugia poteva tranquillamente pareggiare. Guai a sottovalutarla. Ci ho anche giocato con le fere, segnando un gol proprio contro il Bari tanti anni fa. Formazione? Sarà in linea con quella di Cesena”.
Come si presentano i galletti alla vigilia di questa partita? “La squadra sta molto bene, viene da una buona gara contro il Cesena, peraltro giocata con grande intensità. Nella ripresa non abbiamo fatto malissimo, questa è la strada da ripercorrere. La marcia giusta? Dal 7 novembre ad oggi credo che il Bari sarebbe in piena zona playoff. Chiaro che, per il resto, siamo in difficoltà e vorremmo stare ancora più avanti. In questo momento rincorriamo, se togliamo la gara col Cittadella ho poco da rimproverarmi. Mal di trasferta? Serve sbloccarsi psicologicamente, una volta fatto ciò ci si potrà divertire anche fuori. Cicli? Credo che aprile sarà decisivo”.
Oltre ai playoff, questo Bari ha al momento un piazzamento particolare da centrare? Ecco la risposta del mister: “Intanto cerchiamo di consolidare i playoff, qui ci siamo dentro come classifica ma fuori per differenza reti. Poi – prosegue – si vedrà se riusciremo a fare qualcosa di diverso. Dipende da te ma anche dalle altre, ciò non toglie che dobbiamo assolutamente provarci. Noi dobbiamo migliorarci, altre magari potranno calare. Potremo leggere la classifica in un altro momento”.
Breve punto sui giocatori in organico. Non tutti sono a disposizione: “Morleo? Non è recuperato, non ci sarà. Greco? Sabato gli ho regalato 20 minuti di gioco per fargli riprendere la carica agonistica, è indispensabile per recuperare uno stato di forma accettabile. Serve giocare. Fedele? Ha la febbre. Brienza? Con me ha sempre giocato, a Cesena l’ho tolto per preservarlo un po’. Raicevic? Non gioca da parecchio tempo, ma ha grande prestanza fisica”.
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