Bari, si può anche perdere, ma non in quel modo…

Nonostante la sconfitta di Trapani, la classifica non è però compromessa e crederci ancora è un dovere


Tifosi del BariCosa si può dire dopo una sconfitta per 4-0 contro l’ultima in classifica? Va bene che probabilmente il Trapani non meritasse quella posizione e che dall’inizio dell’anno aveva macinato punti come le big del torneo, ed in alcuni casi facendo anche meglio, ma i granata erano reduci da due sconfitte ed un pareggio e non vincevano da quasi un mese (1-0 alla Salernitana). Se poi si considera che, prima di oggi, in questa stagione la squadra guidata ora da Calori non aveva mai messo a segno 4 reti in una stessa gara e che il suo attacco era tra i più anemici della cadetteria (solo 3 formazioni avevano fatto peggio), il quadro è completo.
Abbiamo sempre difeso la squadra, ma è innegabile che il Bari in Sicilia abbia davvero fatto una bruttissima figura perdendo anche la faccia. E si, perché quando l’ultima della classe, almeno sulla carta, ti dà lezioni di carattere e volontà, ancor prima che di calcio, e il tuo portiere risulta il migliore in campo pur subendo ben 4 gol, non è facile trovare delle attenuanti plausibili. Nessuno mette in dubbio la professionalità dei calciatori e fa bene mister Colantuono a gettare acqua sul fuoco difendendo i propri ragazzi e guardando subito al futuro, ma i tifosi biancorossi non meritavano di essere umiliati in questo modo. Passare in pochi giorni dalla vittoria entusiasmante contro il Frosinone alla prestazione imbarazzante di oggi è stata davvero una mazzata terribile.
E’ vero che i supporter baresi spesso si lasciano andare ad umori eccessivamente altalenanti, ma la propria squadra del cuore sta facendo di tutto per esaltare questa peculiarità con altrettanta incostanza di prestazioni. Si può anche perdere, ma non in quel modo.
Lasciamo stare gli errori arbitrali o il campo sintetico. Anche se il Bari oggi avesse giocato senza direttore di gara e al “Santiago Bernabeu” di Madrid, contro gli isolani avrebbe perso comunque e male! Perchè non c’era con la testa e perché evidentemente non ha capito fino in fondo che nel calcio e nella vita è fondamentale essere costanti e avere sempre voglia di migliorarsi e combattere con il coltello tra i denti. Avere fame e non accontentarsi mai.
Inutile farsi del mare e immaginare cosa sarebbe potuto accadere in caso di vittoria al “Provinciale”, ma è anche vero che la classifica resta comunque positiva e che tutto è ancora possibile. Di certo, le prime due posizioni non sono alla portata dei galletti, ma i play off rappresentano ancora un obiettivo raggiungibile. Tutti avevamo sperato, e creduto, che la prova di Chiavari avesse definitivamente fatto aprire gli occhi alla squadra e fosse servita come lezione preziosa per finire il campionato in crescendo. Ci siamo evidentemente sbagliati ed illusi.
Che facciamo allora? Buttiamo tutto all’aria e andiamo a caccia di streghe? A che servirebbe? Cerchiamo di restare uniti e di non percorrere pericolose strade autolesionistiche e distruttive che servirebbero solo ad accampare sterili scusanti. Il Bari deve già lottare contro gli avversari e, in alcuni casi, contro i propri limiti, ma non è in grado di lottare anche contro i propri tifosi. Crediamoci fino in fondo mettendo una sana pressione a chi è pagato per portare risultati sul campo, ma non facciamo mai mancare il nostro sostegno. Come si è sempre fatto, nel bene e nel male.
Ad altri lasciamo il compito, e il dovere, di fare autocritica affinché trovino dentro se stessi la forza e la voglia di dimostrare di non essere diventati all’improvviso dei brocchi e di poter meritare una piazza come Bari. Non ci riferiamo solo a chi materialmente calca il terreno di gioco. Si vince e si perde tutti insieme.






About Tommaso Di Lernia 734 Articoli
E' il Direttore Responsabile della Testata. Giornalista Pubblicista dal 2002 e tifoso da sempre "unicamente" del Bari. Citazione preferita: "Chi non si aspetta l'inaspettato, non scoprirà la verità" [Eraclito].

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