Parla Giancaspro: “La Serie A è un’eventualità, non un obbligo. E’ importante avere una società…” (VIDEO)

Il punto del presidente biancorosso in conferenza stampa


Cosmo Antonio Giancaspro, presidente del Bari
Cosmo Antonio Giancaspro, presidente del Bari

BARI – Stadio, società, Lega B e momento della squadra. Questa mattina il presidente Cosmo Antonio Giancaspro ha fatto il punto della situazione in casa Bari. Tanti i temi affrontati: come principio di base – secondo il massimo dirigente biancorosso – sono importanti equilibrio, serenità e coesione. Senza tralasciare, ovviamente, la solidità societaria. Eccovi, di seguito, tutti i passaggi della conferenza stampa. 

12.16: E’ appena arrivato il presidente.

12.17: “Stop ai facili entusiasmi. Quello di B è un campionato pieno di insidie e può succedere di tutto. Il Verona, ad esempio, a fine girone d’andata sembrava ad un passo dalla A, trascinato dai gol di Pazzini. Tutto può cambiare, ci sono stati sconvolgimenti di classifica al vertice. Il mio intervento di oggi è in qualità di pompiere: dobbiamo essere consci del fatto che si tratta di un campionato diverso rispetto a quello degli ultimi anni, c’è equilibrio tra tutte le formazioni. Non esistono, ad oggi e sino a fine aprile, verdetti definitivi per qualsiasi obiettivo. Cerco di dare un messaggio di coesione”.

12.21: “Col direttore sportivo Sogliano abbiamo portato a termine un lavoro importante. Dopo il cambio di allenatore ora c’è anche una rosa molto variegata e competitiva. Ritengo la rosa completa e competitiva, ora abbiamo alcuni nazionali fuori causa. Ma teniamo comunque i piedi per terra, possiamo giocarcela sino in fondo e nulla può essere dato per scontato. Di sicuro con l’ultima campagna acquisti abbiamo consolidato il nostro patrimonio di calciatori, anche di proprietà. La rosa costituisce uno zoccolo duro per il futuro, l’obiettivo è di medio termine, tutto si sposa col processo di consolidamento dell’azienda”.

12.25: “Dopo la nostra retrocessione in B ritengo si sia sfaldata la nostra azienda, ha iniziato a perdere progressivamente pezzi. Non a caso si navigava poi in posizioni non adeguate alla nostra città, al nostro ruolo all’interno del panorama nazionale. Bari è il capoluogo della Puglia, che a sua volta è una delle regioni più virtuose del meridione. Ho deciso di investire in questa avventura con la consapevolezza di avere un esercito che avesse bisogno di un leader pronto a mettere a posto quelle che sono le fondamenta di un’azienda che si muove per raggiungere un unico obiettivo. E cioè vincere. Anche a me piace vedere lo spettacolo, ma senza i tre punti si è fatto un mezzo lavoro”.

12.30: “La Serie A è un’eventualità, non un obbligo. La concorrenza è notevole e non siamo nessuno per dire di essere superiori agli altri. La nostra è una buona rosa, ma va sempre completata. Non dimentichiamo che questi ragazzi giocano assieme da un mese e mezzo. Ringrazio Colantuono per essere riuscito anche a trovare soluzioni differenti a livello di moduli, ciò ha avuto un peso per raggiungere i risultati sin ora conseguiti. Quelle che ci precedono sono squadre la cui rosa gioca già assieme da qualche anno. C’è uno spirito di gruppo, l’assimilazione di quei meccanismi che noi stiamo creando. Non dobbiamo illuderci sulle rimonte, possono farle anche gli altri”.

12.36: “Io so che con Colantuono abbiamo visto una squadra viva, senza mai sfigurare e con le grandi soprattutto. Con le piccole, invece, alcune problematiche sono evidenti e non siamo pronti mentalmente per affrontare con serenità queste squadre. Ho letto critiche eccessive dopo Trapani. Mi auguro e spero che, per il futuro, ci siano sempre critiche costruttive e non distruttive. L’unione e la coesione devono essere la nostra forza, questo è un aspetto che vedo nelle altre squadre. Tutti i presidenti della Lega hanno problemi di bilancio, o quasi tutti. Noi abbiamo fatto dei passi notevoli da questo punto di vista e ritengo che la cosa più importante sia quella di salvaguardare insieme il nostro patrimonio e la serenità che in questo momento deve imperare dentro e fuori dallo spogliatoio. Le prossime saranno 11 battaglie, al termine tireremo le somme”.

12.41: “In Serie B non credo ci siano molte società in grado di avere conti in regola rispetto al nostro ed alla semestrale. Il nostro bilancio è in parità nei primi mesi del 2017. Dimenticare questo aspetto è grave, perchè per avere continuità non basta solo avere dei campioni in campo ma è necessario dare loro anche la tranquillità di avere alle spalle una società solida. Le new entry sono venute qui rifiutando altre squadre, anche di A. Il merito in tal senso è stato del direttore sportivo, che ha avuto il merito di convincerli a sposare la causa di una società seria. Questi ragazzi hanno un’anima. Sento a volte parlare di mercenari, io non sono d’accordo. Di fronte abbiamo dei professionisti, che come tutti hanno un mercato. Ma quando si sentono bene e si sentono protetti, come se si fosse una famiglia, lo ritengono un valore aggiunto. Vedo perciò una coesione”.

12.50: “I nostro ragazzi vogliono raggiungere il massimo, guai a pensare il contrario. Anche perchè ci sono dei premi in tal senso. Vi posso dire che la nostra difficoltà è quella di essere in un campionato che non ci appartiene. Ricordo ancora, in tal senso, il famoso epiteto di Vincenzo Matarrese. Ma siamo ancora nel limbo anche perchè negli anni precedenti l’azienda si era sgretolata. Ed è per questo che il concetto di tranquillità ritengo sia importante in ottica futura. Colantuono e Sogliano sono due persone di estrema competenza e riconosciute a livello nazionale”.

12.55: “A Trapani siamo andati molli mentalmente, dopo Benevento forse qualcuno si era illuso. Il malvezzo da trasferta forse sarebbe stato dovuto tirare fuori dopo la sfida del ‘Vigorito’. Non mi ero illuso dopo questa vittoria e se manteniamo i piedi per terra aiutiamo la squadra. L’errore fatto in Sicilia è quello di essere andati sentendosi i primi della classe e questo non vuol dire che non siamo in grado di affrontare le nostre avversarie. Non voglio vedere facce tristi e demotivate, qualcuno può essere più fragile ed interpretare alcuni articoli in maniera negativa. Non mettiamo in difficoltà i ragazzi, vanno tutelati nella loro integrità mentale”.

13.06: “Incontro con Decaro? Il mio piano settimanale è un po’ saltato per delle problematiche che si sono create in Lega. Penso di poter fare questo incontro la prossima settimana. Cambia poco, in ogni caso. Il Comune ha deciso di bandire la gara, penso di poter dare un’alternativa all’indirizzo preso ed in relazione al piano industriale di cui ho parlato. Presidente di B? Sono circolati tanti nomi, siamo in una fase che andrà superata. E in A la situazione non mi sembra diversa. Ci sono cambiamenti importanti legati alla nuova normativa che è legata alla distribuzione dei diritti. Questo ruolo deve essere assunto da chi ha la percezione storica di quanto è successo in passato. Lotito? Per me la persona è molto relativa. Abodi ha dato dimissioni irrevocabili e non credo le ritiri. Entrambi hanno però cognizioni di causa, sanno quello che dicono e si basano su quanto vissuto, hanno progetti di cambiamento che andranno illustrati”.

13.15: “Premi a rendimento? Avevo inserito anche i premi salvezza, all’inizio. Si trattava però più di scaramanzia. Ci sono premi in base al posizionamento, li ritengo interessanti e non hanno bisogno di corroboranti. Li ricevevo anch’io quando ero un manager. Non sono riuscito ad organizzare una politica di premi anche per i lavoratori dipendenti, magari lo farò il prossimo anno”.

13.17: “Novara? La nostra squadra è in grado di vincere con tutti. Mi auguro che i ragazzi ritrovino la giusta tranquillità e serenità per affrontare in modo coeso questo impegno. Mi aspetto una grande partita”.

13.20: CONFERENZA TERMINATA






About Domenico Brandonisio 2279 Articoli
Collaboratore ed aspirante Pubblicista. Si occupa di qualsiasi argomento attinente al calcio di Bari e Provincia

1 Comment

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*