Giorgetti a Bari nel pallone: “Galletti sotto le aspettative, ma playoff alla portata. La svolta del ’97…”

La nostra intervista allo storico centrocampista del Bari dal 1996 al 2000


FC Bari 1908
FC Bari 1908

Nonostante i tanti anni passati dalla sua militanza a Bari, l’ex centrocampista Rodolfo Giorgetti ricorda con affetto i suoi ricordi in biancorosso. Anni intensi quelli dal 1996 al 2000, conditi peraltro da 79 presenze e 4 reti. Per non parlare della storica promozione in A del 1996/97 e le successive salvezze con in panchina Eugenio Fascetti. Cosa ne sarà, invece, della formazione attuale? La redazione di Bari nel pallone ha chiesto un parere proprio all’ex numero 21 biancorosso.

Buonasera Rodolfo. E’ un Bari, questo, che probabilmente sta venendo meno alle aspettative iniziali. Il rendimento in casa è da capolista, quello in trasferta da retrocessione…
“Sinceramente il rendimento è sotto le aspettative, soprattutto per quanto riguarda il raccolto in trasferta. Per il resto, parliamo sicuramente di un campionato in cui ci sono momenti in cui si alternano periodi fruttiferi ad altri che lo sono meno. Fortunatamente il margine perso rispetto alla zona calda è ridotto, bisogna sperare nel fatto che il brutto momento fuori casa sia passato. E’ necessario per portare a casa punti importanti e giocarsi al meglio la fase finale”.

Ritiene, nonostante tutto, questo Bari almeno da playoff? Carpi sarà un crocevia fondamentale?

“Si, ritengo l’organico comunque ben attrezzato per i playoff. Ed anche per recitare un ruolo da protagonista. Carpi sarà un crocevia importante per la classifica, lo avranno bene a mente l’allenatore e gli stessi ragazzi”.

Se dovesse trovare un punto debole in questa squadra, quale sarebbe? E quante analogie possono esserci con le difficoltà incontrate vent’anni fa (1996/97, ndr)?
“Sicuramente la poca personalità per potersi imporre caratterialmente fuori casa. Questo sta pesando tanto. La situazione legata alla mia promozione in A era un po’ diversa. Vincendo col Lecce ottenemmo una serie di risultati importanti e fondamentali per la vittoria del campionato. A volte nel calcio scattano quelle cose imponderabili che non sempre si riescono a spiegare. Di sicuro la nostra era una squadra ben attrezzata tecnicamente, forse la parte negativa del girone d’andata si potrebbe considerare come una sorta di rodaggio. Poi siamo emersi anche grazie alla consapevolezza dei più giovani”.

Per il resto, che idea si è fatto dell’attuale campionato di Serie B?
“E’ un campionato altalenante ed equilibrato, anche nei primi posti. Spal, Frosinone o Verona non danno la sensazione di essere corazzate. Credo che il comun denominatore di questo campionato sia proprio l’equilibrio”.

Anche lei il prossimo 17 giugno a Nardò presenzierà al raduno di Serie A – Operazione Nostalgia. Gli sportivi italiani potranno ritrovare altri ex calciatori dei galletti?
“Ho invitato diversi giocatori, dovrà essere un momento nostalgico a tutti gli effetti di quegli anni. E che vede da vicino fatti e personaggi protagonisti dei torni di Serie A dell’epoca. Di ex Bari dovrebbero esserci calciatori come Collauto, Garzya, Marcolini…forse anche De Rosa e Poggi. Il palcoscenico, in ogni caso, sarà importante”.

A distanza di cosi tanti anni, qual è il pensiero più ricorrente nella sua testa quando si parla di Bari?
“Mi capita spesso, ultimamente e proprio per organizzare questo torneo, di passarci. Spesso preferisco uscire a Bari Sud proprio per passare davanti ad uno stadio, il San Nicola, che è stato in grado di regalarmi tante emozioni e soddisfazioni da calciatore”.






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