Giancaspro: “Non centrare i playoff sarebbe un peccato. Verona? Sarà la partita dell’anno. E la società è solida”

L'intervento del presidente del Bari sul momento della squadra - rivivilo qui


Cosmo Antonio Giancaspro, presidente del Bari
Cosmo Antonio Giancaspro, presidente del Bari

BARI – E’ intervenuto il presidente Cosmo Antonio Giancaspro in conferenza stampa per fare il punto della situazione in casa Bari. Ecco le dichiarazioni rilasciate in sala stampa, minuto per minuto.

12.16 – “Oggi ritengo doveroso essere qui con voi, vi ringrazio per la vostra presenza. Prima e dopo la partita ho letto critiche costruttivi, per questo vi ringrazio. C’è una voglia da parte di tutti di voler remare nella stessa direzione, inutile iniziare processi e critiche fine a se stesse. Le conclusioni andranno tratte a fine campionato. Questa B ha equilibrio sconcertante sia in testa che in coda, è diversa dalle edizioni precedenti”.

12.20 – “Abbiamo tre squadre col paracadute che, come noi, non hanno alcuna certezza di salire in A. Noi, come altri club, non usufruiamo di ciò. E abbiamo iniziato questo campionato con dei presupposti mai messi in discussione. L’obiettivo è quello di centrare i playoff, e non abbiamo mai rischiato di essere risucchiati nelle zone calde. Quelle stesse zone dove ora si ritrovano squadre che lo scorso anno erano ai primi posti di classifica, basti pensare a Trapani o Cesena. Non lo dico per portare acqua al nostro mulino, ma questo è un campionato difficile e che abbiamo approcciato con la giusta mentalità, smarritasi proprio quando ci sentivamo troppo sicuri di aver raggiunto forze ed equilibri. Penso ad esempio alla vittoria ottenuta contro il Benevento, senza dimenticare la vittoria col Frosinone. Servono coesione, umiltà e consapevolezza di essere sempre e comunque in competizione”.

12.22 – “Non è matematico andare in Serie A, anche se spendi cifre importanti. Lo dimostrano anche gli anni pregressi. Questo dato di fatto deve farci tornare coi piedi per terra e sicuri di aver comunque impostato quest’anno un nuovo corso aziendale. Una struttura societaria solida ed efficiente è importante per raggiungere traguardi. Quest’anno, comunque vada, è servito per impostare una nuova politica aziendale, la cui importanza è riconosciuta sui vari tavoli dello sport italiani. Ciò lo ritengo già importante, questo fattore in passato era andato perso. Mi riferisco anche agli investimenti che in futuro saranno effettuati”.

12.28 – “Mi dicono che sui social continuano a girare voci particolari, di liti o di pagamenti. Sono un po’ deluso rispetto a queste illazioni e critiche, prive ovviamente di alcun fondamento. Ci sono dei dati oggettivi e riscontrati dai vari organi d’informazione. E’ una cosa brutta e meschina speculare su queste situazioni che, ormai, ritengo siano alle spalle. Sono state peraltro varate leggi e regolamenti particolari, cambieranno determinate cose e ci saranno sconvolgimenti in numerose società calcistiche. E si è aperta una grossa competizione per eleggere il presidente della nostra Lega. Ci saranno da sbrogliare situazioni strategiche importanti per il futuro del calcio italiano. Noi siamo tra le società che a pieno titolo hanno conti in regola. Lo dico dopo 10 mesi di gestione ed anche dopo quello che ho appreso dalle varie assemblee e riunioni federali”.

11.33 – “Il San Nicola, grazie ai nostri tifosi, riesce a bilanciare quanto accade a livello di incassi e sostegno nelle altre parti d’Italia dove ci sono piccoli stadi. Il cambiamento di regole porterà benefici a tutte quelle società che operano in maniera seria. In tribuna autorità ho assistito a situazioni che in genere si vedevano in gradinata trent’anni fa. Lavoreremo per dare lustro alla nostra città, sotto questo profilo ritengo fondamentale tutto il supporto che mi si potrà fornire in termini di consigli o altro ancora. Un’ultima cosa per i nostri tifosi, che meritano un’evidenza importante. Dico loro di non cadere nella trappola del troppo amore per la squadra. Quando a volte si ama troppo si perdono le staffe troppo facilmente. Ma ricordatevi che siamo tutti degli uomini, non esistono persone a prova di bomba per quanto riguarda la tenuta mentale. Non è automatico essere invincibili alle critiche. In questo momento dobbiamo essere consapevoli delle difficoltà mentali della squadra, serve grande umiltà da parte dei ragazzi. Che sono tutti votati ad un unico obiettivo, primeggiare, non risparmiarsi e dare l’anima. A prescindere da tutto”.

12.40 – “A Pasquetta ho conosciuto anche tifosi che hanno disertato festività, loro sono meravigliosi e rappresentano una forza che altri non hanno, cosi come tutti gli altri tifosi biancorossi. Chiedo loro di restare uniti, ci sono altre 6 partite fondamentali per capire chi siamo e dove arriveremo. Sabato arriva il Verona, che a gennaio era dato in A da tutti. Generalmente con le grandi in casa abbiamo sempre fatto una bella figura. Probabilmente, per quanto ci riguarda, questa potrà essere la partita dell’anno. Se i gialloblù proseguiranno la striscia positiva potrebbero tagliare le gambe a tutte le inseguitrici, dobbiamo cercare di fare risultato anche per tenere vivo questo campionato sino alla disputa dei playoff”.

12.47 – “Non pagano secondo me i ritiri o l’eventualità di andare negli spogliatoi. Da atleta lo spogliatoio l’ho vissuto anch’io, seppur in altre competizioni. Esiste un limite anche all’efficacia delle incazzature. Spendo una parola su mister Colantuono. La serietà professionale di questi ragazzi, ad iniziare da lui, è fuori discussione. Sono persone, in particolare lo staff del mister, da Serie A. Li vedo arrivare prima di me, arrivano alle 8.30 del mattino e vanno via alle 9 di sera. Lavorano sui dati scientifici, sulle cassette, sulle schede e sulla preparazione delle partite. Lungi da me pensare di potermi sostituirmi a lui o ai calciatori, che sono venuti qui perchè qualcuno ha assicurato loro sulla costruzione di una rosa competitivi. I premi playoff che la squadra ha sono importanti. Non penso che qualcuno di loro abbia davvero intenzione di risparmiarsi. Raramente me la prendo coi miei dipendenti, e se lo faccio in genere chiedo scusa. Alla fine ci sono sempre io al timone. C’è una crisi di gioco e di identità in trasferta, è ovvio. E il bandolo della matassa perso possono ritrovarlo soltanto loro. Sono rientrato in auto da Carpi, l’adrenalina l’ho smaltita li, in quelle ore”.

12.55 – “Di sicuro la sorte dal punto di vista degli infortuni non ci ha dato una mano. E’ un peccato, ritengo anche che la campagna acquisti di gennaio sia stata importante. Non solo Brienza, ma anche Raicevic. Giocare su campi non in erba, comunque, ha i suoi rischi. Speriamo di poterli recuperare tutti entro fine mese”.

13.00 – “Le analisi post partita di Colantuono sono personali, non voglio entrare nel merito e non mi compete. A caldo capita talvolta di poter dire cose che poi vengono interpretate male. Non ho nulla da rimproverargli, gli errori li fanno tutti coloro che lavorano, a cominciare dal sottoscritto. Spiegazioni? Ho il diritto-dovere di chiederle. Ritengo utile per tutti fare analisi partita per partita a fine campionato. Aprire processi ora non giova a nessuno, bisogna essere concentrati su quello che si andrà ancora a fare. Se Colantuono ha commesso errori lo saprà lui prima di me. Mi auguro che con la sua esperienza e sagacia possa non ripeterli in futuro”.

13.05 – “La mia aspettativa era quella di collocarmi in alto in classifica, ma la matematica in questi casi non esiste. Fino a poche giornate fa eravamo anche al sesto posto. Se non centriamo i playoff non parlerei di fallimento, ma di un grande peccato perchè possiamo giocarcela con tutti, possiamo perdere e vincere con tutti. Se giochiamo da Bari, come è capitato, possiamo vincerle tutte. Questa è la consapevolezza che mi aveva portato a sperare nel quinto posto. La scintilla, ad oggi, non è scoccata. Se qualcuno riuscirà a farla scoccare, dando motivazioni giuste al gruppo, allora daremo spettacolo aldilà del risultato”.

13.12 – “Condivido la rabbia dei tifosi, ognuno la esterna in un certo modo. Preso il primo scivolone fuori è nata invece la scintilla negativa. Giocare in casa, al contrario, ha sempre il suo benefit. Una spiegazione razionale a tutto ciò non esiste. Ho visto Spezia e Carpi, due squadre forti sulla carta ma più modeste rispetto a quello che mi aspettavo. Resto convinto si tratti di un discorso mentale, fuori nessuno riesce a darsi una spiegazione”.

13.15 – “La nostra è una piazza meravigliosa e particolare allo stesso tempo. La penna dei giornalisti, anche quando negativa, è mossa dal cuore biancorosso. Questo è importante. Tutti sono una forza per me, anche loro. Moras? E’ un ragazzo spontaneo, per bene e con tantissima esperienza. Ha parlato senza peli sulla lingua, a volte occorre anche scegliere il momento giusto per farlo. Magari determinate cose andavano dette in un momento diverso, penso avrà modo di chiarire meglio ogni cosa”.

13.17 – “La pacca sulla spalla? Secondo il nostro punto di vista è quello che serve in questo momento”.

13.18 – CONFERENZA STAMPA TERMINATA






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Collaboratore ed aspirante Pubblicista. Si occupa di qualsiasi argomento attinente al calcio di Bari e Provincia

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