BARI – Il tecnico del Pisa, Gennaro Gattuso, dopo il pareggio a reti bianche al ‘San Nicola’ contro il Bari, ha analizzato la stagione della sua squadra: “Quest’anno tante partite giocate così e abbiamo raccolto sempre molto poco, sicuramente poi la colpa è degli attaccanti, dei centrocampisti, di quelli che devono arrivare in zona gol. Tante volte in diverse partite non siamo stati molto precisi, ma va bene così. Io ho fatto a Pisa due anni e sembra di averne fatti 10 anni. Mi sono venuti anche molti capelli bianchi – sorride – ma questi ragazzi mi hanno dato tanto, abbiamo fatto un miracolo l’anno scorso. L’errore è stato fatto in occasione del mercato di riparazione. All’inizio pensavamo di aver sbagliato poco perché avevamo fatto 8 risultati utili consecutivi. La partita assurda è stata a Vicenza dove abbiamo preso due gol assurdi da polli e da quel momento la squadra si è spenta. Credo che chi fa questo lavoro come me è gente fortunata. ho guadagnato più di quello che meritavo e poi ho incominciato una carriera da allenatore che mi piace molto. Sono andato in Grecia, a Sion, a Palermo, nonostante sapevo che ci fosse un pazzo che poteva mandarmi da un momento all’altro, ma ci sono andato lo stesso perché chi ha il fuoco dentro non ha paura di niente. Questi due anni a Pisa mi hanno arricchito sia professionalmente che sul piano umano“.
L’ex centrocampista del Milan elogia i tecnici del campionato cadetto e ribadisce il suo possibile addio al Pisa: “Sicuramente allenare in un campionato di serie B è una fortuna perché ci sono molti colleghi esperti che ne sanno in questo momento più di me e che mi danno idee. Ringrazio anche il mio staff che mi aiuta molto. Dai libri a casa non si impara nulla, si impara sul campo, dagli errori e sicuramente quest’anno ho imparato molto e sono contento”.
L’allenatore calabrese si è pronunciato anche sul periodo negativo del Bari, simile a quello che ha passato e sta passando il suo Pisa : “Noi ci siamo passati da quello che sta passando il Bari. Alludo proprio al dopo-Vicenza, come spiegavo prima. Quando si gioca per una maglia importante come quella del Bari o del Pisa, e in uno stadio importante, bisogna avere grande lucidità, attaccamento alla maglia e attributi. Una volta che sei arrivato in piazze così, non puoi arrivare con le ruote sgonfie. Dopo è difficile risollevarsi. La differenza tante volte la fanno i leader che fanno la fortuna degli allenatori. Quando un allenatore vuole creare appositamente un leader, fa danni come la grandine. Leader si nasce, non si diventa”.
In chiusura, Gattuso affronta il tema legato al suo futuro: “Io mi considero uno che da tutto ai giocatori e mi reputo una loro spina nel fianco. Penso che dopo un paio d’anni non entro più nella loro testa. Quando vedo degli atteggiamenti soprattutto in ragazzi giovani, difficilmente lascio passare, O qui si stravolge completamente tutto oppure niente. Saranno le ultime tre partite alla guida del Pisa perché è arrivato il momento che il club prenda una strada ed io un’altra. Come sapete a me piacciono le avventure all’estero, ma ad oggi non ho nessuna richiesta“.
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