Intervistato dai colleghi de ‘La Gazzetta dello Sport’ (articolo di Franco Cirici), Cristian Galano analizza questi ultimi mesi di campionato dei galletti. Cosa non ha funzionato per tentare il ritorno in A? “Sono arrivato a Bari con l’entusiasmo a mille. Eravamo partiti benissimo. Vedevo la squadra che andava forte. Sì, ho sperato di centrare un obiettivo importante. Se ho trovato un perchè per il calo? No, non del tutto. Gli infortunati hanno avuto un peso rilevante. Senza Floro Flores e Brienza abbiamo perso qualcosa sul piano tecnico. Ma un calo del genere comunque non si giustifica. Con 27 uomini in organico, non doveva andare così. Problemi di condizione atletica? Li escludo”.
L’esterno, comunque, il prossimo anno vorrebbe ripartire dal capoluogo pugliese: “Il mio entusiasmo è rimasto intatto. E poi – si legge – il mio cartellino è tutto del Bari, a gennaio ho firmato fino a giugno 2019. Ovvio, bisognerà vedere che cosa ne pensa la società”.
Estrema è la soddisfazione per la promozione dei satanelli in Serie B: “Dopo 19 anni il Foggia e i miei concittadini meritavano una soddisfazione del genere. È una piazza caldissima, perfino la Serie B le va stretta. E poi il Foggia ha prodotto un bel calcio, ha una base solida. Le squadre che salgono dalla Lega Pro, e non cambiano più di tanto, possono far bene anche tra i cadetti. Spal, Cittadella e Benevento lo dimostrano”.
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