L’ex Porcari a Bari nel Pallone: “A Cremona rimonta straordinaria, sono pronto a tornare in B. Non volevo…”

Le parole dell'ex centrocampista biancorosso ora in forza alla Cremonese


Filippo Porcari, ex centrocampista del Bari ora alla Cremonese
Filippo Porcari, ex centrocampista del Bari ora alla Cremonese

L’esilio dal calcio che conta per Filippo Porcari è durato soltanto un anno. Giusto il tempo di riportare la Cremonese in Serie B in un solo anno e ad 11 campionati di distanza dall’ultima volta (2005/06, ndr). Soltanto un mese e mezzo fa nessuno avrebbe dato chances di promozione ai grigiorossi, distaccati com’erano di 10 punti dall’Alessandria, formazione che soltanto lo scorso anno era approdata sino alle semifinali di Tim Cup. Merito dunque di un gruppo che ha avuto la forza di crederci sempre, anche nei momenti più bui. Tra i cadetti il centrocampista emiliano ritroverà il Bari, squadra in cui ha militato dall’agosto 2015 al gennaio 2016 con Nicola e Camplone in panchina. Contattato telefonicamente dalla nostra redazione, l’ex numero 28 dei galletti si è soffermato sulla cavalcata dei lombardi ma anche e soprattutto sui suoi trascorsi in biancorosso (e sul campionato della formazione di Colantuono).

Complimenti innanzitutto per la promozione della sua Cremonese in B. Un campionato difficile e ad alta intensità, la rimonta è maturata dopo una lunga rincorsa a spese dell’Alessandria.
“Sapevo che la Lega Pro fosse un campionato più difficile rispetto alla B, questo perchè ci sono squadre che ti danno molta battaglia. L’Alessandria aveva anche una squadra importante, ad un certo punto i grigi si trovavano a 10 punti di vantaggio sulla seconda. Noi, però, siamo stati bravi a restare concentrati e ad andare avanti. Sono stati fatti dei passi falsi e ne abbiamo approfittato, grazie anche agli scontri diretti favorevoli. Cosi siamo riusciti a portare a casa questo campionato. Nessuno se lo sarebbe mai aspettato. Meriti importanti li ha avuti anche Tesser, sono a Cremona anche grazie a lui. E’ stato perfetto sotto diversi punti di vista, ma bravi anche noi a crederci anche nei momenti più difficili. Siamo rimasti compatti”.

Come è maturata la scelta di approdare alla Cremonese e qual è il suo bilancio sull’esperienza a Bari?
“Non volevo lasciare il Bari, ma essendoci li già Tesser e quindi l’offerta della Cremonese ho accettato. E poi era arrivato Sogliano, lo stesso ds che mi aveva mandato via da Carpi. Insomma, si era creato un tutt’uno di cose che ha portato a maturare determinate decisioni. Quelli in Puglia non sono stati mesi facili, ero andato via da Carpi dopo una promozione e pur essendone il capitano. Sono stato contento di approdare a Bari, ho scelto i biancorossi nonostante avessi diverse offerte. E’ una piazza meravigliosa con dei tifosi calorosi, ma avrei voluto fare di più”.

Qual è stato il rammarico più grande? E quanto ha inciso l’esonero di mister Nicola?
“Dopo Trapani eravamo vicini al terzo posto in classifica, c’erano ancora sei mesi davanti. Prima dell’approdo di Camplone c’era mister Nicola, con lui mi sono trovato davvero molto bene. E’ una gran persona e si è sempre comportato da uomo vero con noi giocatori. Secondo me fu un errore esonerarlo, è sempre stato un grande allenatore e basti pensare a quanto sta facendo adesso col Crotone. E se lui fosse rimasto alla guida dei biancorossi non sarei mai andato via”.

Già, il Crotone. Avrebbe mai immaginato i calabresi ancora in corsa per la salvezza in A?
“Si, ci avrei scommesso perchè ho avuto l’opportunità di conoscerlo. Mi ha dato tanto come allenatore e come uomo. Nel calcio quando una persona è vera e ti dice le cose in faccia è davvero importante. Lui in quell’estate mi chiamò durante il mercato, la decisione finale poi è spettata ovviamente a me. E’ impossibile rifiutare una piazza come Bari. E poi volevo vincere”.

Quest’anno in casa biancorossa il rendimento è stato nettamente inferiore rispetto allo scorso anno. Come se lo spiega, da esterno?
“Ho seguito poco la Serie B quest’anno, il nostro campionato in Lega Pro è stato importante e ci ha tolto molte energie mentali e fisiche. In ogni caso con la squadra a disposizione mi sarei aspettato qualcosa in più, non voglio però puntare il dito contro nessuno. I risultati sportivi dipendono da tante dinamiche, non sono probabilmente mai riusciti a trovare continuità ed una svolta definitiva. Dopo il 3-4 di Benevento pensavo che potessero continuare a far bene. Conosco molti giocatori di quella squadra, hanno qualità importanti. Davvero, non me lo so spiegare”.

A Bari cosi come a Cremona ha ritrovato Gemiti e Salviato. Un rapporto che si è consolidato nel tempo, no?
“Siamo compagni di squadra e amici, lo ritengo un fattore importante nel calcio. Cosi come avere un buon rapporto. Ha inciso molto questo aspetto”.

Come vede, infine, il suo futuro? Resterà alla Cremonese?
“Si, qui ho ancora due anni di contratto a Cremona. Non sono più un ragazzo, purtroppo inizio ad essere nella fase calante della mia carriera ma, allo stesso tempo, sono convinto di poter dare ancora tanto. Rimmarrò qui e cercherò di giocarmi sino in fondo le mie carte in Serie B”.






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