Dalla Primavera ai big: Grosso al Bari 16 anni dopo Sciannimanico. Sognando Baroni e Gasperini

Ma c'è anche da evitare il precedente di Tardelli: approdato da campione del mondo, fu poi esonerato


Fabio Grosso
Fabio Grosso

Dalla Primavera all’immediato salto in una prima squadra, per giunta di Serie B. Fabio Grosso si prepara ad abbracciare con entusiasmo e voglia di fare la causa Bari. Con onori ed oneri che ciò comporta. Fare bene nella piazza pugliese potrebbe costituire un ottimo trampolino di lancio ed un notevole biglietto da visita per il futuro.

DALLE GIOVANILI AI ‘BIG’ – Una volta andata in porto la trattativa finale col ds Sean Sogliano, l’ormai ex allenatore della Primavera della Juventus eguaglierebbe – nella storia del Bari – Arcangelo Sciannimanico (2001/02) ed Enrico Catuzzi (1979, poi 1981-83 e 1986-88). I due citati, infatti, sono gli ultimi ad aver allenato i galletti provenendo direttamente dai baby (Catuzzi veniva dalle esperienze con le giovanili di Palermo e Parma). Significativo fu anche il passaggio dalle giovanili ai ‘big’ di Onofrio Fusco, tra la fine degli anni ’50 e l’inizio degli anni ’60. Altri, come Francesco Capocasale o Raffaele Costantino, passarono direttamente alla guida della prima squadra biancorossa senza alcuna esperienza pregressa.

LA LEGIONE ‘ROMANA’ – Si allargherebbe di fatto anche la colonia dei ‘romani’ alla guida del Bari. Fabio Grosso, infatti, risulterebbe il quarto allenatore della storia nato a Roma dopo Santacecca, Stellone e Colantuono. Anche se, di fatto, l’ex campione del mondo è cresciuto in terra abruzzese, tra Chieti e Pescara (coi neroverdi, peraltro, vi giocò dal 1998 al 2001 in C2, prima di essere notato dal Perugia di Gaucci e…Sogliano).

CAMPIONI DEL MONDO E BABY PREDECESSORI – Non sarebbe neppure l’unico ex campione del mondo alla guida del Bari. Prima di lui, infatti, si sedette sulla panchina pugliese Marco Tardelli, storico calciatore di Juventus, Como, Pisa ed Inter. Le annate in questione con lui al timone – 2002/03 e 2003/04 – furono deludenti e determinarono il suo esonero senza troppi rimpianti. Fabio Grosso avrà il compito di non emularlo e di rifarsi, piuttosto, ai due esempi più brillanti degli ultimi 15 anni della Primavera juventina: Gian Piero Gasperini e Marco Baroni. Il primo si è appena tolto lo sfizio di condurre l’Atalanta ad uno storico quarto posto (e dopo gli ottimi risultati raccolti in passato col Genoa), il secondo – dopo diversi anni in B con Lanciano, Pescara e Novara – ha portato il Benevento in Serie A al primo colpo. Moduli di riferimento? 4-3-1-2 e 4-2-3-1. Se son rose, fioriranno…






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