Cosmo Antonio Giancaspro compie oggi 55 anni. Il presidente del Bari è nato a Molfetta il 2 luglio del 1962, ha il titolo di commercialista e ha dimostrato in pieno le proprie capacità soprattutto come imprenditore. Prima di tuffarsi nell’avventura calcistica, che ormai lo vede impegnato praticamente a tempo pieno, si è cimentato nel campo dell’edilizia, delle energie rinnovabili e dell’industria informatica ed è proprio in questo settore che ha rivestito il ruolo prima di amministratore unico e poi di socio unico (dal 2011) di Kreare Impresa, società a responsabilità limitata costituita a febbraio del 1998.
L’ASTA FALLIMENTARE – Si è affacciato al mondo del pallone nel maggio 2014 partecipando alla famosissima asta fallimentare per l’acquisizione del Bari. Una delle cordate che fino all’ultimo cercarono di accaparrarsi il club era infatti quella denominata “Izzo-Canonico” dietro la quale appunto si celava la regia di Giancaspro. Nonostante l’offerta di 3,2 milioni, a spuntarla fu Gianluca Paparesta che, a suon di rilanci, chiuse la partita alla “modica” cifra di 4,8 milioni avendo la meglio su Cipollone che invece si fermò a 4,6 milioni.
L’INGRESSO NELLA FC BARI – Per l’imprenditore molfettese, il momento propizio giunse però nel dicembre del 2015, quando entrò nella giovane FC Bari 1908 come socio acquisendo il 5% delle azioni societarie. “Vi presento una persona che ha a cuore le sorti del Bari così come le ho io, con lui mi sono trovato subito in sintonia e sono certo che ci darà tante soddisfazioni”. Con queste parole lo presentò alla piazza l’allora presidente Paparesta chiarendo che Giancaspro si sarebbe occupato principalmente delle infrastrutture e dell’organizzazione aziendale. Da avversari, si ritrovarono quindi come alleati, ma l’idillio non era evidentemente destinato a durare.
L’ACQUISIZIONE DELLA SOCIETA’ – Il ciclone Noordin (il malese intenzionato a rilevare i galletti per rilanciarli ai massimi vertici nazionali) contribuì probabilmente a rendere difficili i rapporti. Nonostante una precedente sofferta ed inutile serie di tentativi di accordo inscenata davanti al notaio D’Alesio (caratterizzata da una contestuale battaglia mediatica a suon di comunicati), al termine dell’assemblea degli azionisti del 22 giugno del 2016 l’imprenditore molfettese è diventato ufficialmente l’amministratore unico della Fc Bari 1908 dando avvio alla sua era.
L’ULTIMO ANNO – Una stagione calcistica terminata non nel migliore dei modi, soprattutto a causa dell’autentico crollo verticale subito dalla squadra negli ultimi mesi, ma le attenuanti non mancano. Non è facile gestire una società di calcio e il non essere “navigati” in questo settore porta inevitabilmente a pagare lo scotto dell’inesperienza. La buona volontà non è però mai mancata, così come l’impegno economico.
IL FUTURO – Da buon imprenditore, il massimo dirigente del sodalizio di via Torrebella sa bene che, per ottenere i risultati sperati, ci vogliono sempre delle idee e da qui il suo progetto legato alla trasformazione del “San Nicola” con un investimento stimato intorno ai 150 milioni di euro. Il resto è storia di questi giorni. Mille pensieri per la testa, probabilmente molti nemici sulla strada, ma anche molta gente che crede in lui. Tantissime difficoltà a cui far fronte e finanche un premio extracalcistico riconosciutogli recentemente dalla Fondazione Musicale “Vincenzo Maria Valente” e quindi dalla sua Molfetta. Non si fa mancare proprio nulla caro presidente! Siamo però certi che, nonostante l’età avanzi, la sua voglia di fare le cose per bene (e di riportare la piazza barese lì dove merita) può solo acquistare sempre più forza e vigore. Basta volerlo. Con determinazione, chiarezza, trasparenza ed onestà. Auguri!
Auguroni, mi raccomando presidente Floro Flores!