Bari, buone indicazioni dal test contro la Fiorentina ma la strada è ancora lunga. Ecco cosa manca sul mercato

La squadra sta assimilando il credo di mister Grosso, ma urgono potenziamenti. Almeno tre le priorità


Buona la prima. Il test di sabato scorso contro la Fiorentina ha permesso al Bari di trarre dei primi, importanti, bilanci sulla preparazione e fare il punto anche sulle strategie future. Di sicuro la formazione di mister Fabio Grosso si è approcciata bene contro una compagine ormai priva dei gioielli del recentissimo passato (senza Borja Valero, Vecino, Kalinic e Bernardeschi), ma pur sempre di categoria superiore e che nel palleggio ha dimostrato, nel complesso, di avere maggior dimestichezza.

PRO E CONTRO – E’ piaciuta la compattezza difensiva, al netto di qualche errore. Nonostante un maggior possesso palla, i viola non sono riusciti ad impensierire Micai con una certa frequenza (il portiere si è distinto però con un paio interventi efficaci). Non di poco conto anche l’atteggiamento grintoso e la caparbietà: il gol di Improta non è soltanto frutto delle sbavature del duo Olivera-Astori, ma anche dell’opportunismo dello stesso ex Salernitana. Che sta ben impressionando. Discreta anche la prova di Tello, impiegato nell’inedito ruolo di terzino ed inizialmente al posto di Scalera. Qualcosa invece va migliorata in fase di costruzione offensiva e nella capacità di proposizione: in B il tasso tecnico delle avversarie sarà sicuramente meno elevato ed alcuni limiti risulteranno meno evidenti, ma l’obiettivo deve essere quello di migliorarsi. Grosso sta provando a trasmettere al gruppo determinati valori, in attesa del raggiungimento della miglior condizione fisica da parte di tutti.

MERCATO, NON E’ FINITA –
Queste considerazioni, naturalmente, non devono far dimenticare il lavoro che resta ancora da svolgere sul mercato. Con l’arrivo di D’Elia (terzino sinistro, manca solo l’ufficialità) si è giunti a metà dell’opera, ora bisogna completare. Sistemato l’attacco, in entrata almeno quattro restano le priorità: un difensore centrale, un terzino destro (in attesa, ovviamente, del ritorno di Sabelli) una mezzala ed un regista. Rinforzi che dovranno essere di qualità (soprattutto a centrocampo, vero punto debole della passata stagione in assenza di creatività) per coltivare certe ambizioni. E senza dimenticare, naturalmente, la qualità delle alternative e le uscite. Cassani, Romizi e Maniero su tutti sono in attesa di sistemazione presso altri lidi e non rientrano da tempo nei piani del club biancorosso. Ad un mese dall’inizio del campionato il cantiere – comunque meno grande rispetto allo scorso anno – è ancora aperto: la palla ora passa al ds Sean Sogliano.






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