Micai: “Non mi sono arrivate offerte e mai ho pensato di lasciare Bari. Le mie parate più belle…”

Le parole del portiere biancorosso


Alessandro Micai
Alessandro Micai

Il Bari versione 2017/18 ripartirà soprattutto da lui. Alessandro Micai si prepara a difendere i pali della porta biancorossa per quarto campionato di fila, nonchè il secondo (e mezzo) da titolare. Intervistato dai colleghi di Telenorba, il portiere mantovano tiene a smentire le voci di sirene provenienti dalla A: “Di offerte non ne sono arrivate, posso confermarlo. E non ho mai pensato di lasciare Bari, non ci sono mai state le basi per un addio. Io capitano? Per un portiere una cosa del genere è complicata da vedere, il nostro è un ruolo che difficilmente permette di vedere la fascia al braccio. In una squadra, comunque, c’è bisogno di diversi capitani. Speriamo sia cosi anche quest’anno, io voglio solo dare il mio contributo e la mia esperienza a chi la indosserà”.

Prosegue intanto la preparazione con mister Grosso ed il suo staff: “Stiamo lavorando molto, il mister ci sta facendo correre per ossigenare. Quando saremo in affanno in altre circostanze magari potremo essere più lucidi. Con Grosso comunque è cambiato anche il modo di giocare. Adesso stiamo interagendo di più con la linea difensiva, cerchiamo di esprimere allo stesso tempo un bel gioco. Nelle situazioni di rischio, comunque, è sempre preferibile non rischiare nulla e gettare il pallone in avanti”.

Non è un mistero, Micai è molto amato dalla tifoseria biancorossa. Il portiere prova a spiegarne i motivi: “Io dico sempre che un giocatore viene amato in base a quello che fa. Se si gioca bene è normale essere applauditi, cosi come è giusto che avvenga il contrario in caso di brutte prestazioni. La parata più bella? Meglio dire la sequenza di tre parate fatta col Novara ai playoff. Fu emozionante a livello di reattività, entusiasmante. Buona è stata anche la parata su Babacar, ma in questo caso parliamo di un altro contesto. La prima su rigore ad Avellino? In quel momento ho pensato di essere fortunato. Prima del tentativo di Castaldo non ero mai riuscito a parare un penalty”.

Messaggio fraterno finale al suo predecessore Guarna: “Enrico ha fatto un buon campionato a Foggia, la promozione se l’è meritata”.






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