BARI – Quando parli di Giorgio Perinetti, gli occhi dei tifosi baresi non possono che brillare. Il 66enne dirigente romano ha vissuto a Bari due stagioni da far accapponare la pelle. Una promozione in serie A ed un decimo posto nella massima serie, dal 2007 al 2010, che i sostenitori del galletto difficilmente dimenticheranno e che hanno contribuito a creare sempre di più un legame davvero speciale tra lui e la piazza biancorossa. Al termine della cerimonia di presentazione dei calendari di serie B, l’attuale Direttore Sportivo del Venezia è intervenuto ai nostri microfoni con la solita disponibilità.
Il suo Venezia giocherà a Bari alla terza giornata, un inizio abbastanza duro.
“Bari rappresenta una trasferta importante, ma non dimentichiamoci che affronteremo la Salernitana all’esordio e che in quindici giorni oltre a scendere in Puglia faremo visita anche al Cesena e all’Avellino. Se permettete, per noi è molto tosta, ma non dobbiamo spaventarci e dovremo essere bravi a prepararci bene e lottare per essere pronti il prima possibile e nel migliore dei modi. Sul mercato dobbiamo ancora fare qualcosina, ma confidiamo soprattutto nel lavoro di Inzaghi e del suo staff di primissimo ordine. Sta a loro riuscire a stupire ancora come accaduto negli ultimi due anni”.
A proposito di mercato, come giudica quello dei biancorossi?
“Il mercato del Bari è stato importante come quello che, in verità, ha fatto lo scorso gennaio. Credo che in questo momento il direttore Sogliano stia proseguendo e completando un percorso già avviato al fine di dare a Grosso le giuste opportunità. Chi prenderei in questo momento dalla rosa sei galletti? Per l’affetto che mi lega a lui, per quello che ha fatto e per i campionati che mi ha fatto vincere, dico sicuramente Franco Brienza”.
Che tipo di torneo di B sarà il prossimo e quali potranno essere gli obiettivi sia del Bari che del suo Venezia.
“Speriamo che il campionato ci aspetti (ride n.d.r.). Quello cadetto è un torneo nobile e ricco di squadre fortissime. Sarà quindi molto dura. Pensate che ben 19 degli allenatori che l’anno scorso hanno allenato in B, quest’anno non guideranno alcuna formazione cadetta. Sarà quindi un torneo tutto nuovo dal punto di vista tecnico, e molto stressante. Pronostici non ne faccio perché così offenderei questo campionato che è così bello proprio perché imprevedibile. Tra le novità, credo però che il Parma stia facendo cose importanti e quindi potrebbe essere tra le protagoniste”.
Lei qui ha lasciato un ricordo indelebile. Ogni volta che lei è senza squadra, è immediatamente accostato al Bari e i tifosi biancorossi ricominciano a sognare un suo ritorno. Pensa che si potrà in futuro ricreare questo legame e che emozioni le suscita ripensare agli anni trascorsi in Puglia.
“Anche io ho sognato di tornare in questa piazza. Devo dire che Giancaspro lo scorso anno mi fece una telefonata e purtroppo non potetti rispondere io perché ero legato ad un’altra società e non potevo lasciare il lavoro in 48 ore. Non sarebbe stato serio da parte mia. Ho dovuto quindi declinare l’invito, ma ringrazio ancora Giancaspro per quella chiamata e per aver cercato di riportarmi qui. Mi ha riempito di orgoglio e mi ha emozionato. A questa piazza sono legato e dei tifosi baresi ho dei ricordi bellissimi di tutti i tipi. Dico la verità, ogni tanto vado a rivedermi i video di quegli anni su Youtube! E mi commuovo un po’. E’ stato bello, ma adesso c’è un’altra realtà e viviamo questa”.
Lascia un commento