Bari, il punto. Preoccupa la difesa, serve più cattiveria in avanti. Venezia premiato perchè più solido

Il Bari ha subito gol in 4 delle 5 partite ufficiali disputate. E la sola grinta non basta. Inzaghi cinico


Tra Bari e Venezia a fare la differenza sono state la solidità e la concretezza. Caratteristiche fondamentali per prevalere in un campionato lungo e tortuoso come la Serie B: su tutto ciò la formazione di Fabio Grosso deve lavorare ancora tanto.

SOLIDITA’ – Preoccupa in particolar modo la difesa: molto compatta quella arancioneroverde, meno quella biancorossa. La formazione di Fabio Grosso ha subito gol in 4 gare ufficiali su 5 e l’inserimento di Marrone non ha cambiato la situazione. Un dato da migliorare se si vuole ambire quantomeno ai playoff, servirebbe evitare quanto più possibile anche le più piccole ingenuità. Fatale quella di D’Elia sul rigore, discutibile quella che ha poi portato al raddoppio di Zigoni. “Con le difese si vincono i campionati” amava ripetere l’ex tecnico Eugenio Fascetti. Presto per dire se il Venezia potrà arrivare sino in fondo, ma di sicuro la formazione di Inzaghi ha meritato di vincere e si è preparata bene all’appuntamento: trionfano la forza dell’organizzazione, le sgroppate di Falzerano e le parate di Audero. I galletti, ad onor del vero, almeno un gol l’avrebbero meritato ma il giovane classe 1997 si è trasformato in un muro impenetrabile.

CONCRETEZZA – Avversarie scomode come il Venezia non capitano tutti i giorni, ma è anche in circostanze come questa che bisognerà imparare a fare la differenza per provare a recitare un ruolo da protagonisti. Il Bari gioca e crea, ma spesso si è infranto davanti al bunker avversario, peccando in originalità. Il possesso palla dei galletti pare più una logica conseguenza del gioco dei veneti. Brienza, ancora una volta, rappresenta un valore aggiunto: col suo ingresso in campo – ed in parte con quello di Floro Flores – i lagunari hanno seriamente rischiato di subire gol. L’ex Bologna è apparso tutt’altro calciatore rispetto alla negativa gara di Empoli. Col Frosinone si può e si dovrà ripartire da qui. In attesa, ovviamente, della forma migliore del già citato napoletano ex Sassuolo e della variabile Kozak: se il ceco sta bene, in B può essere grasso che cola. Piccola nota di merito finale anche per Iocolano, ieri alla sua prima da titolare nella nuova categoria. Il suo bel tiro a giro (si era ancora sullo 0-1) avrebbe meritato migliori fortune. Si rifarà la prossima volta?






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