Come si prepara il Cittadella in vista della sfida di venerdì sera al ‘San Nicola’ contro il Bari? La nostra redazione lo ha chiesto a Stefano Marchetti, direttore sportivo e generale del club veneto.
Dopo quanto accaduto sabato scorso contro la Cremonese la parola d’ordine è riscatto. “Quella di venerdi – dice – è una partita per noi molto importante, giocheremo contro una squadra molto forte e che ha un grande potenziale. Sarà un test difficile anche a livello psicologico, perchè veniamo da una sconfitta interna molto brutta. Aver perso alla fine contro la Cremonese ha pesato, tutto è accaduto in maniera clamorosa. Si poteva vincere, personalmente non ho ancora digerito il tutto. Brucia questa sconfitta”.
La classifica, tuttavia, sorride ed i veneti hanno in classifica gli stessi punti del Bari. Dopo il raggiungimento della salvezza sarà possibile ambire a traguardi più importanti: “Dobbiamo ragionare per livelli. Il primo riguarda il mantenimento della categoria, che è determinante. Qualora riuscissimo a raggiungere questo obiettivo in fretta sarà possibile parlare d’altro”.
Massimo è il rispetto per i galletti: “Il Bari resta una pretendente alla vittoria finale del campionato per tanti motivi. L’organico in primis, ma non solo. Sogliano ha allestito una squadra con gente di categoria e con un allenatore che ha idee. E la piazza, di suo, è straordinaria. I tifosi sono sempre molto vicini alla squadra, molto calorosi. Tante cose, insomma, costituiscono un punto di forza”.
Parole al miele, infine, per Busellato. Cinque anni intensi e ricchi di soddisfazioni (dal 2011 al 2015) non si dimenticano: “E’ un bravissimo ragazzo, un lavoratore che vive per il calcio. Ci tiene molto al fatto di dover essere professionista, tiene molto ad avere un certo stile. Abbina inoltre tecnica e visione di gioco ad un forte temperamento. E’ rapido, aggressivo. In questi anni è cresciuto tanto e si sta affermando in maniera importante. Per personalità e qualità può dare un contributo significativo anche in biancorosso”.
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