La partita contro il Bari, Franck Kanoutè avrebbe potuto giocarla a parti invertite. Il centrocampista del Pescara ha giocato nella primavera juventina di Fabio Grosso e per poco non ha seguito la strada del suo ex allenatore. «L’estate scorsa mi ha chiamato e mi ha parlato bene della città di Pescara e del club – ha confessato il giocatore africano al Messaggero – anche se avrebbe voluto portarmi con sé a Bari».
Dopo essere andato vicino al gol in occasione della trasferta di Cremona, il numero 8 biancazzurro spera di sbloccarsi proprio in Puglia: «Sarebbe bello segnare il mio primo gol in B proprio contro mister Grosso. Lui alla Juventus mi ha insegnato tanto, mi ha aiutato a capire il calcio italiano».
Entrando più nel merito della sfida, il 18enne senegalese ha così sintetizzato cosa si aspetta dalla sfida del “San Nicola”: «Secondo me mister Grosso preparerà una partita tosta: dovremo essere bravi ad attaccare e difendere, il Bari è un avversario pericoloso. Servirà l’atteggiamento giusto e un po’ di cattiveria in più. Anche un pizzico di fortuna non guasterebbe per tornare a vincere dopo tre partite. Se mi sorprende che i galletti siano ai vertici del torneo? Un po’ si, anche se il mister è bravo: sapevo che avrebbe fatto una stagione da protagonista».
L’ex canterano bianconero ha concluso l’intervista parlando di Zeman: «Mi rimprovera di giocare troppo da fermo, chiede di essere sempre in movimento. Non siamo zemaniani? Per me qualcosa si vede, e credo che ancora di più lo vedremo nelle prossime settimane».
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