Sciannimanico su Radio Manbassa: «Le società puntano sempre meno sui vivai. Grosso? Ero un suo tifoso sin da quando giocava a pallone…»

Le parole del tecnico del settore giovanile barese su Radio Manbassa


Lello Sciannimanico
Lello Sciannimanico

BARI – Allenatore della prima squadra biancorossa nella stagione 2001-02, l’attuale responsabile del settore giovanile della Fc Bari 1908 Arcangelo (per tutti Lello) Sciannimanico è intervenuto in diretta nel corso della seconda puntata del programma radiofonico “Il Calcio che ci piace” andato in onda questo pomeriggio sulle frequenze di Radio Manbassa. Il mister nativo di Loseto ha risposto con schiettezza e estrema disponibilità alle domande postegli da Marcello Mancino, Domenico Brandonisio e Antonio Bellacicco presenti in studio.

Mister come giudica questa disfatta della nazionale maggiore rapportandola ai vivai?
«Sono ormai 30 anni che predico senza successo  l’importanza di avere un settore giovanile, ma purtroppo a livello federale constato che le società puntano sempre meno sui vivai. Solo alcuni club hanno alle spalle un progetto giovanile ma la mancata diffusione  non è  di certo un dato confortante anzi è un errore, che a mio avviso che ci portiamo dietro ormai da tempo in Italia».

Da settembre quale primo bilancio può trarre dall’esperienza con la prima scuola calcio targata Fc Bari 1908 da settembre?
«Il bilancio è molto positivo tenuto conto che siamo partiti da zero e il Bari non ha mai avuto fino ad ora una academy come questa. Essa costituisce una novità venendo inserita nell’attività di base che comprende una squadra femminile, una per disabili e molte altre cose che ci portano a lavorare con costanza. Nonostante siamo partiti con leggero ritardo stiamo incanalando la giusta strada, dobbiamo altresì migliorarci sempre più».

Quali sono i segnali più positivi di questo Bari targato Fabio Grosso e in cosa si discosta il tecnico barese dai recenti allenatori visti all’ombra del San Nicola?
«Ero un suo tifoso personale già da quando era calciatore, ora che ho avuto modo di conoscerlo ho visto che è una persona eccezionale e credo che stia facendo molto bene plasmando la squadra al meglio».

Ha già individuato nella Primavera del Bari qualche giovane da inserire nella prima squadra?
«Si, ci sono alcuni ragazzi interessanti, in tutte le categorie che noi abbiamo. Conosco molti calciatori da noi allenati, ma non mi sento di dire nello specifico chi sia già pronto per il grande salto. Storicamente quando i prodotti del vivaio barese si sono affermati è stato possibile perchè “allevati” dall’età di 7-8 anni. È molto utile dunque  poter lavorare con una base solida partendo dalla giovane età per poi poter portare loro nelle fasce agonistiche. Il mio lavoro e la mia propensione consiste nel forgiare un ragazzino che poi possa essere pronto ad affrontare chiunque al meglio».






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