GdM – Rubino: “Bari, occhio al Novara. E quel 3-4 difficile da dimenticare…”

L'ex centrocampista del Novara e barese di nascita, non dimentica quel rocambolesco 3-4 dei playoff del 2016


Tifosi del BariRaffaele Rubino, storica bandiera del Novara e barese di nascita, in un’intervista rilasciata a ‘La Gazzetta del Mezzogiorno‘ odierna ha parlato del prossimo match che vedrà impegnati i biancorossi proprio al ‘Piola‘ di Novara. Ma il turno preliminare dei playoff del 25 Maggio 2016 che vide i piemontesi trionfare al ‘San Nicola’ con quel rocambolesco 3-4 ai tempi supplementari, Rubino non lo ha affatto dimenticato: “Il risultato racconta già la ‘drammaticità’ della sfida: 3-4. Per me fu una sofferenza unica. Da una parte il Bari, ovvero la mia squadra del cuore, nonché il club per cui lavoravo, dall’altra il Novara che ha contraddistinto la porzione più ampia del mio percorso da calciatore. Dico sempre che quella partita fece “due morti”: i biancorossi rimediarono subito l’eliminazione dai playoff, mentre i piemontesi spesero talmente tanto da uscire subito dopo, in semifinale contro il Pescara.

LA ‘PRIMA’ DA DIRIGENTE IN BIANCOROSSO – L’ex calciatore classe ’78 rimane comunque soddisfatto di aver incominciato la sua carriera da dirigente sportivo proprio nella squadra della sua città: “Io e il Bari non riusciamo a rimanere insieme a lungo. Innanzitutto, dopo l’intera trafila nel settore giovanile, avrei voluto vestire la maglia biancorossa, almeno una volta. Invece, ci siamo sfiorati più volte senza trovarci. E’ stato magnifico, tuttavia, cominciare la carriera da dirigente nella mia città: speravo in un percorso di ampio respiro, ma sono cambiati i vertici societari. Però sarò sempre grato per l’opportunità avuta. Riuscimmo a costruire un complesso di valore: il quinto posto resta pur sempre il miglior risultato recente, subito dopo l’annata con Antonio Conte in panchina.

RICCARDO MANIERO, UNO DEGLI EX DELLA SFIDA – “Il primo anno di Maniero in biancorosso è stato positivo, poi si è un pò perso. Riccardo ha qualità indubbie per essere decisivo in serie B, ma ha bisogno di sentirsi al centro di un progetto. Lo scorso gennaio il Bari acquistò i vari Floro Flores, Galano e Raicevic e lui perse un pò di autostima. A Novara l’ho rivisto in forma, ma se non troverà continuità di impiego, farà fatica.

PLAYOFF OBIETTIVO MINIMO PER IL BARI DI GROSSO – “La squadra di quest’anno, allenata da Fabio Grosso, offre un bel calcio e vanta un organico ricco di qualità, in particolare nel reparto offensivo che, non a caso, è il migliore della B. Di certo, i galletti devono ambire ai playoff. Non vado oltre perché in tale equilibrio sarebbe impossibile capire chi lotterà per la promozione diretta. Peraltro, il mercato di Gennaio potrà rivelarsi determinante per corroborare i sogni delle big.

IL MATCH DI SABATO PROSSIMO AL ‘PIOLA’ – Infine l’ex centravanti si è soffermato sulla partita che vedrà di fronte Novara e Bari in Piemonte: “Per il Bari si tratta di un esame di maturità da non fallire. Il rendimento in casa è esaltante, ma ora servono risposte concrete in trasferta per arrivare al salto di qualità. Il Novara è una compagine che vive ancora di poche certezze, tra alti e bassi. Ma una cosa è certa: gli azzurri sono un cliente scomodo per chiunque. Spero che sia uno scontro avvincente, magari ricco di gol. Un pronostico? Proprio non potrei. Ho già sofferto abbastanza… .






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