Il Bari ha fatto 13! Il numero di Andersson è lo stesso di Kamatà. E’ il terzo col suo cognome a fare gol in biancorosso…

Il ricordo di Kamatà e degli svedesi riesumato dal numero 13 biancorosso venuto dall'Olanda


Djavan Anderson
Djavan Anderson

Era arrivato in riva all’Adriatico in prova e senza un “nome” come altri, ma con il fascino di giungere in Puglia dal vivaio dell’Ajax. Convinta la dirigenza barese con le sue doti, Djavan Anderson è stato lanciato nella mischia da mister Fabio Grosso in quel di Salerno, dove il classe ’95 ha riscosso i consensi di tifosi e addetti ai lavori oltre che le simpatie di Giovanni Loseto. L’affermazione per il giamaicano con passaporto olandese è arrivata otto giorni dopo la Salernitana, in occasione della sfida contro il Pescara. Corsa, scatto e palloni recuperati. Un misto di tecnica e velocità per il numero 13 biancorosso tanto che i biancazzurri di Zeman hanno dovuto, in più di una circostanza, ricorrere alle maniere forti per arginarlo. Maniere forti che hanno permesso ad Andersson di conquistarsi, tra le altre cose, la punizione poi trasformata da Franco Brienza consentendo al fantasista di regalare i tre punti ai galletti.

A Novara per il terzino adattabile a centrocampista di spinta è arrivata la consacrazione. Protagonista in prima persona del goal che ha chiuso la gara. Il prodotto del vivaio dei lancieri è intervenuto anche in occasione del primo goal offrendo a Tello un pallone poi mescolato nell’area di rigore piemontese dallo stesso colombiano a beneficio di Petriccione. Il numero 13 sulla maglia, i calzettoni abbassati da un lato e la corsa e l’imprevedibilità dall’altro hanno riesumato negli occhi dei tifosi baresi l’idolo angolano Pedro Kamatà. Anche lui giunto in Puglia tra la curiosità e lo stupore del popolo barese, seppe poi entrare nel cuore degli stessi supporters dei galletti per impegno e attaccamento alla maglia. Andersson è solo alla sua terza partita da titolare, ma nonostante ciò è già entrato nel cuore dei calciofili baresi.

Il cognome del calciatore nativo di Amsterdam rievoca  alla memoria i due Andersson svedesi, Daniel e Kenneth, che nella seconda metà degli anni ’90 hanno vestito la casacca del Bari nella massima serie. Per i due scandinavi rispettivamente 16 e 12 reti in 130 presenze complessive.






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