Lopez a BNP: «Ricordo la festa della promozione e quando Platini venne da me! Galano può fare meglio, il sogno di mercato sarebbe Di Gennaro. Io a Bari… (VIDEO)

Le dichiarazioni rese ai nostri microfoni dell'ex bandiera dei biancorossi


Antonio Lopez
Antonio Lopez

BARI – Alla presentazione del nuovo libro di Gianni Antonucci dell’altro giorno, al Circolo Unione era presente anche un ex galletto rimasto nel cuore di tantissimi tifosi biancorossi: Antonio Lopez. Abbiamo approfittato per scambiare due chiacchiere con lui, carpire le sue sensazioni sul Bari di Fabio Grosso e ricordare i tempi che furono.

Buonasera signor Lopez, innanzitutto parliamo di questa nuova opera di Gianni Antonucci intitolata “Bari, 110 e…”
«La presentazione del libro è stata davvero una bella opportunità per rivedersi con tanti ex compagni di squadra ed ex colleghi. Mi ha fatto piacere ad esempio incontrare di nuovo, dopo 45 anni, Diomede che ho avuto la fortuna di avere con me in squadra quando ho esordito. Davvero una persona eccezionale. Avevo 18 anni e lui capì che ero un ragazzino e mi fece da chioccia divenendo per me una guida. Queste occasioni sono importanti perché sono un modo per ricordare la storia del Bari».

Il compleanno del Bari si avvicina, cosa vogliamo augurare a questa arzilla signora?
«Il mio auspicio è che questa stagione finisca con una vittoria del Bari in campionato e che i galletti ritornino in Seria A. Lo meritano la città ed i suoi tifosi e sarebbe la cosiddetta ciliegina sulla torta».

Qual è il suo ricordo più bello in biancorosso?
«Sicuramente le emozioni provate quando vincemmo il campionato di Serie B (stagione 1984/85 n.d.r.) e ho festeggiato, insieme ai vari Loseto e De Trizio, a Bari vecchia con i tifosi. La massima serie mancava da 15 anni e la città era tutta imbandierata».

In mezzo a tanti di questi ricordi c’è stata anche la strepitosa vittoria in Coppa Italia contro la Juventus…
«Da professionista ho il bellissimo ricordo di Michel Platini che, dopo aver fatto gol contro di loro, venne a trovarmi negli spogliatoi per complimentarsi con me. L’avere avuto di fronte a me un monumento come lui in una situazione del genere, rappresenta certamente una soddisfazione unica che rimarrà per sempre cristallizzata nella mia mente».
Si sarebbe mai aspettato quest’anno un Galano così?
«Sinceramente no. Non pensavo potesse arrivare a segnare così tanti gol. Io lo definiscono il Mertens della Serie B. Ce lo vedo bene nelle vesti dell’attaccante belga del Napoli. Tecnicamente il foggiano è bravo, ma secondo me dovrebbe entrare maggiormente nel vivo del gioco e non defilarsi. Forse non capisce di avere grandi qualità e che può fare ancora meglio. Galano è uno dei pochi giocatori del Bari che con il pallone può fare ciò che vuole».
Secondo lei dove il Bari dovrebbe intervenire a gennaio in sede di mercato?
«Se Diakitè dovesse tornare il giocatore che ho avuto la possibilità di ammirare quando vestiva la maglia della Lazio, il Bari starebbe bene così com’è. Stando a Roma conosco alla perfezione il difensore francese e mi è sempre piaciuto tantissimo. Al momento nella zona centrale della difesa manca un calciatore delle sue caratteristiche. La ciliegina del mercato, diciamo il regalo di Natale per i tifosi, potrebbe però essere, secondo me, Davide Di Gennaro. Il giocatore è al momento un panchinaro della Lazio e, se arrivasse uno come lui a centrocampo, il Bari farebbe un grande salto di qualità».
Per il secondo anno consecutivo, il Bari è nelle mani del presidente Giancaspro che sembra si stia calando sempre di più nella sua parte.
«Quello che ha fatto quest’anno è stato sorprendente. Credo che il Bari sia stata l’unica società ad aver investito così tanto e ad aver allestito una rosa così numerosa e quindi devo dire che Giancaspro ha sorpreso me e tutti quelli che seguono il Bari. L’ho conosciuto e ho capito che ci tiene molto ad arrivare in Serie A. Quest’anno l’ha dimostrato perché, quando un presidente ti prende 6 attaccanti, è chiaro a cosa voglia puntare. Non so quante società riescono a dare un segnale così forte».
E’ solo un pensiero stupendo o chissà che le strade di Totò Lopez e del Bari possano incrociarsi di nuovo in futuro?
«Sono un ex del Bari, amo questa città e i suoi tifosi. Per tutti quelli come me, stare nel Bari rappresenta sempre una cosa stupenda e quindi chissà, io lo spero. Se dovesse accadere, va bene, altrimenti continuerò comunque ad essere sempre il primo tifoso del Bari!».






About Domenico Brandonisio 2279 Articoli
Collaboratore ed aspirante Pubblicista. Si occupa di qualsiasi argomento attinente al calcio di Bari e Provincia

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*