Al termine della gara giocata dal Gravina a San Sebastiano al Vesuvio contro il Pomigliano, il tecnico gialloblù Tony Deleonardis ha così commentato l’esito del match attraverso il profilo Facebook ufficiale del club: «Parliamo sempre delle solite cose. Anche dopo questa partita resta un po’ di rammarico. La rosa è composta da 20 giocatori e chi viene chiamato in causa può sbagliare, mentre chi non gioca non sbaglia mai. Commettiamo degli errori, anche individuali, che vanno corretti partendo dal punto di vista mentale. La squadra si è comunque espressa bene oggi, soprattutto nei primi 40 minuti. Dopo un gol assolutamente regalato, abbiamo forse perso le staffe e abbiamo dato la possibilità agli avversari di metterci quel qualcosina in più».
Il rigore di Molinari ha poi ripristinato l’equilibrio evitando ai murgiani la sconfitta. Il giusto premio per una squadra che ha dimostrato la personalità e gli attributi giusti per uscire imbattuta da un campo difficile. «Non dimentichiamoci che all’ultimo minuto, sul 2-2, abbiamo sbagliato un gol a tu per tu col portiere – ha sottolineato l’allenatore gravinese – la fortuna e la sfortuna fanno parte del calcio che nel tempo ti toglie e poi ti dà. In realtà, questo momento mi sento in credito, ma non è il caso di piangersi addosso e non posso recriminare niente ed arrabbiarmi con i ragazzi che hanno dato come sempre l’anima in campo. Raggiungere il pareggio negli ultimi minuti su un campo del genere non è facile sebbene non meritassimo di parlare solo di un pareggio».
Dopo una sosta così lunga, al ritorno in campo non è improbabile incontrare diverse difficoltà e Deleonardis sposa questa tesi: «E’ vero, ma abbiamo fatto comunque una bella partita e i miei giocatori hanno eseguito le mie disposizioni. Quando si prendono poi certi gol, io stesso non so con chi prendermela. Sappiamo benissimo che se si vuole percorrere la strada della valorizzazione dei giovani, questi sono i rischi che si finiscono per correre. Gargiulo? L’ho messo negli ultimi 20 minuti, ma ha chiaramente bisogno di un po’ più di tempo per recuperare completamente. Giocare con la paura non è poi facile per nessuno».
In chiusura è il futuro a tenere banco: «Vogliamo lottare fino alla fine per i play off perché è un obiettivo che possiamo tranquillamente centrare. Ci metteremo l’anima e il cuore, poi sarà il campo come sempre a dare il suo responso finale».
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