Giancaspro: “Lo stadio non è un business fine a se stesso. Tifosi al centro del progetto di crescita”

Le considerazioni del numero uno biancorosso durante i festeggiamenti del club


BARI – Durante le celebrazioni per i 110 anni del Bari, il presidente Cosmo Antonio Giancaspro illustra così il futuro dei biancorossi: “Per quanto ci riguarda questo è l’anno zero, vogliamo azzerare quella che è stata l’intrusione nel mondo del calcio di tutto ciò che non appartiene alla realtà sportiva o all’affetto per i colori biancorossi. Stiamo creando le basi per un futuro migliore. I giocatori e lo staff sono una grande famiglia. La voglia è quella di non perdere mai la nostra storia e le origini del club. Siamo obbligati a crescere, non possiamo assolutamente accontentarci. L’operazione dello stadio di proprietà non è un business fine a se stesso, ma è finalizzato alla crescita complessiva di tutto. Tutto deve andare di pari passo, assieme al risultato sportivo. Lo stadio garantirebbe anche autonomia. I finanziatori siamo noi biancorossi, noi sportivi. Io sogno, e lavorerò incessantemente per questo, di coinvolgere tutti in questo disegno e partecipare alla crescita. Cosi si potranno raggiungere traguardi ora inimmaginabili”.

Chiusura finale sulla figura del fondatore del club, Ludwig, e sulla maglia celebrativa: “Floriano è stato un uomo di altri tempi, di quelli che non esistono più. La maglia è stata disegnata internamente, abbiamo analizzato la storia del Bari. E’ stata fatta una scelta di cuore e sono convinto del fatto che siamo riusciti a fare un buon lavoro”.






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