Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Ben 4 risultati utili consecutivi, ma anche 1 vittoria in 6 gare…

Il Bari, inoltre, inizia a non perdere fuori casa. Buon segno, ma bisogna osare di più (fortuna permettendo)


Pari, brividi e rimpianti. Il Bari esce dallo scontro del ‘Manuzzi’ contro il Cesena con sentimenti contrastanti: l’amarezza per il gol preso, il sollievo per l’autogol di Suagher, il brivido per le occasioni dell’ottimo Jallow, il rammarico per il  raddoppio sfiorato da Cissè o per i palloni mancati da Kozak. Tutte fotografie di un incontro tutto sommato godibile. E i romagnoli, da quando c’è Castori, sono ben altra cosa rispetto all’ultima sbiadita versione di Camplone.

PUNTI PERSI O PUNTO GUADAGNATO? –
Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? L’interrogativo si ripropone, per il terzo incontro di fila e dopo i pareggi ottenuti contro Parma e Carpi. E’ vero che contro i bianconeri non sono riuscite ad imporsi nemmeno Palermo e Frosinone, ma è altrettanto vero che ieri vincere sarebbe stato vitale per non far aumentare i distacchi dalle primissime. Già sabato prossimo in casa contro l’Empoli si potrà porre rimedio, visto che al momento i toscani staccano di due lunghezze proprio i biancorossi, nel frattempo raggiunti anche da Cremonese e Cittadella. Salgono a 4 i risultati utili consecutivi, ma solo una vittoria – allo stesso tempo – è stata rimediata in 6 gare (a Perugia). Il fatto inedito? E’ rappresentato dalla continuità di risultati in trasferta. L’ultima sconfitta esterna risale alla sfida contro la Virtus Entella (3 dicembre 2017).

SI PUO’ OSARE DI PIU’ –
Facciamo nostre le dichiarazioni di Tello nel post-partita: si può osare di più. Meglio il Bari della ripresa rispetto a quello di inizio primo tempo. Al netto delle evidenti sbavature di Basha e Marrone sull’1-0, i biancorossi avevano inizialmente pagato un atteggiamento complessivamente remissivo. Poi la graduale ripresa, frutto di una strategia maggiormente votata all’attacco. Da ritentare l’uso di Anderson come mezzala, si aspettano tempi migliori per Kozak. Due cavalli di battaglia su cui Grosso ha costruito questo inizio di 2018, tra amichevoli ed impegni ufficiali. La quadra definitiva del cerchio va trovata al più presto e qualcosa ancora manca.






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2 Comments

  1. La squadra deve osare di più non accontentarsi,un pò ce lo mette il mister schierando un terzino a centrocampo non schierando Petriccione che poteva essere utile alla causa essendo un buon distributore di palloni,poco gioco sulle fasce e pochi cross per kozak che non mi è dispiaciuto.Per essere tostissimi,io sarei del parere di una difesa a tre con Diakitè,Oikonomou,Gyomber,due terzini di ruolo con Sabelli e Anderson,centrocampo a tre Tello,Basha,Memushaji,centrocampo tostissimo e il duo in attacco formato da Kozak e Galano.Squadra tostissima ed equilibrata in tutti i reparti!

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