Se Sogliano fa il ‘Regalia’: Andrada e Balkovec sono solo le ultime piacevoli scoperte

Anche l'argentino vuol dare un grande contributo al Bari. Enormi i meriti di chi ha scoperto questi calciatori


Ieri Regalia, oggi Sogliano. La storia in casa Bari si ripete ciclicamente. Il primo ha fatto le fortune dei galletti per un decennio, il secondo ci sta provando da due anni a questa parte. Entrambi, a quanto pare, hanno una dote comune: scovare giocatori giovani e dai piedi buoni, per poi lanciarli sulle grandi platee e provare a farli esplodere. Contro ogni scetticismo o ironia del caso.

PRESENTE E PASSATO – Ieri Masinga, Andersson, Guerrero o Osmanovski, oggi Henderson, Anderson, Balkovec ed Andrada. Chi più chi meno tutti accolti con freddezza o, al limite, curiosità. Prima di stupire tutti sul rettangolo verde. I risultati sono noti a tutti, cambia solo la categoria (Serie A prima, Serie B ora). E la vittoria contro il Perugia, come diverse di quelle ottenute soprattutto nel girone di ritorno, portano la firma di queste vivaci new entry. Commoventi le prestazioni dello sloveno e dell’argentino: assist al bacio sul momentaneo 1-0 e dopo il bolide dai 25 metri contro l’Entella per il primo, giocata da fuoriclasse e tiro a giro sul 2-0 per il secondo. Roba da stropicciarsi gli occhi per l’incredulità.

DESTINI DIVERSI, UNICA MAGLIA – Destini diversi per i due, che in comune hanno solo l’anno di nascita (1994). Balkovec vanta un curriculum di tutto rispetto in Slovenia, col Domzale ha avuto anche la possibilità di misurarsi in Europa League (sfidò tra le varie il Marsiglia, ora finalista) e di apprezzare le sirene di un club da sempre attento ai talenti come l’Atalanta. Il secondo, invece, aveva bisogno di rilanciarsi. Promessa ancora inesplosa del calcio argentino e da alcuni etichettato come ‘il nuovo Dybala’, ora sogna di poter iniziare un ciclo di risultati personali importanti. Al River Plate non potranno che prendere nota. Ottimo impatto dopo i pochi minuti di partita – comunque buoni – di Palermo.

OTTIMO LAVORO – “In passato mi piaceva molto il modo di lavorare di Regalia”, affermò Sogliano a luglio 2016 nella sua conferenza stampa di presentazione. Ora, fatte le dovute proporzioni tra i due, si capisce meglio il perché. Operazioni cosi non sono da tutti i club, è un dato di fatto. Al ds biancorosso va riconosciuto il merito di aver svolto un lavoro encomiabile e che sta dando i suoi frutti. E magari ai playoff rivelarsi una variabile impazzita. Quando si può programmare con più calma e con idee i risultati arrivano. Poi, chiaramente, onori ed oneri spettano a mister Grosso a proposito della gestione del gruppo. I risultati gli stanno dando ragione (solo un ko in 16 giornate).






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