Ideale in Prima Categoria, parla a BNP il presidente Gianluca De Cesare: “Il nostro un esempio di autofinanziamento mosso dalla passione e dalle idee”

La bella realtà dell'Ideale Bari Calcio analizzata con il suo presidente


Se la principale squadra calcistica del capoluogo pugliese lotta per raggiungere un buon piazzamento in ottica playoff, la Bari calciofila esulta e si congratula per la promozione, la seconda in 6 anni d’esistenza, dell’Ideale Calcio Bari che dopo aver sconfitto il Football Acquaviva nella finale degli spareggi raggiunge la  Prima Categoria.

Si Ideale, proprio come quella compagine dalle maglie neroverdi sorta nel lontano 1908 per mano del giovanissimo Attilio Coccioli, la società nata il 28 maggio del 2012 si  può ritenere infatti un  nipote lontano di quella realtà nata da dissidenti della Foot Ball Club Bari costituitasi nel 1908, ma questa volta gli screzi e i risentimenti non sussistono.

Maglie biancorosse proprio come i colori della città, ma l’Ideale tra le sue divise ne ha anche una neroverde a sottolineare un legame con chi quasi 110 anni fa fondò la compagine dallo stesso nome.

Legame rinsaldato anche da una coreografia esibita contro l’Acquaviva che, con il “Campo degli Sports” come sfondo, raffigura la stretta di mano tra due calciatori  rappresentanti il passato e il presente.

Ai nostri microfoni ha parlato il presidente dell’Ideale Gianluca De Cesare.

Presidente, innanzitutto complimenti per il risultato raggiunto, ci spiega come è nata l’idea di fondare una squadra di calcio nel 2012?

“Il 28 maggio del 2012 si è costituito ufficialmente  l’Ideale Calcio Bari, questa squadra è nata come risposta alle tristi vicende riguardanti il ciclone del calcioscommesse che si erano verificati pochi mesi prima nella nostra città. Abbiamo da sempre voluto fortemente gestire la così neonata squadra secondo i crismi del calcio pulito, potendola seguire anche in trasferta rispondendo di fatto a quei profili repressivi che hanno coinvolto e continuano  a coinvolgere il calcio moderno”.

Perchè il nome Ideale?

“La denominazione della squadra assume una duplice valenza: la prima di carattere storico, perché ricorda e riprende l’Ideale neroverde nato nel 1908 squadra che riscontrò molti consensi nella fazione prettamente popolare della città pugliese contrapposta al Liberty che invece era sostenuta dall’alta borghesia. La seconda chiave di lettura è di tipo spirituale poiché per noi soci è la squadra “Ideale”, da poterci gestire  e da poter proporre al mondo del calcio attuale. Noi vogliamo dimostrare che un altro calcio è possibile e le imprese sono belle soprattutto se condivise insieme”.

Qual è il valore e ruolo dei tifosi all’interno di questa realtà?

“I tifosi – spiega De Cesare – sono innanzitutto i sostenitori e finanziatori della squadra, visto che oltre a  seguirla in casa e in trasferta , allenamenti compresi, contribuiscono a mantenerla in vita al livello economico, in più noi sposiamo il concetto di “tifoso – dirigente”, ognuno può considerarsi il presidente della compagine, siamo infatti, un esempio di società nata dal basso e per volere del popolo in cui vige l’autofinanziamento. Realtà alle quali ci siamo ispirati possono essere, in ottica internazionale lo United of Manchester, terza squadra della città britannica, oppure in Italia esistono altre squadre con la nostra stessa ideologia di calcio quali il Brutium di Cosenza o il Lebowski di Firenze. Da sei anni a questa parte abbiamo conquistato ben due promozioni e due finali, in più siamo stati la prima compagine a sconfiggere la United Sly che insieme a noi è stata promossa in Prima Categoria”. 

Proponete manifestazioni extra calcistiche e di aggregazione?

“Si, a noi sta molto a cuore proporre eventi di radicamento nel territorio e iniziative collaterali volte a farci conoscere, per esempio abbiamo una rassegna di cineforum, che si svolge periodicamente presso l’ “Officina degli Esordi” di Bari sita in Via Crispi, il cui prossimo appuntamento è fissato per mercoledì 16 maggio alle ore 21.00, per l’occasione sarà proiettato il film dal titolo “È stato morto un ragazzo” – il caso Aldovrandi uscito nel 2010 di F.Vendemmiati, l’ingresso è gratuito. In più presentiamo libri e partecipiamo a vari tipi di iniziative”.

La foto utilizzata in questo articolo è di proprietà dall’Ideale Calcio Bari che l’ha gentilmente concessa alla redazione di barinelpallone.it.






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Collaboratore e Pubblicista dal settembre 2017. Si occupa di qualsiasi argomento attinente al calcio

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