Sogliano carica l’ambiente: “Sognavamo di arrivare sin qui. La Serie A varrebbe la svolta”

Le parole del direttore sportivo dei biancorossi a pochi giorni dallo scontro playoff contro il Cittadella


BARI – Per tirare le somme finali ci sarà ancora tempo. Ora è il momento di vincere, bisogna farlo tutti insieme e stringendosi intorno alla squadra. Parola di Sean Sogliano, direttore sportivo del Bari. Il dirigente piemontese torna a parlare in conferenza stampa ed è più carico che mai: “E’ un anno – dice – che aspettiamo di giocare questa partita, vorrei parlare di tante cose ma preferisco concentrarmi su questo aspetto. Ci saranno delle grosse emozioni. Il calcio dà e toglie, ma ti crea soprattutto grandi atmosfere. Dopo tante difficoltà questa squadra ce l’ha fatta ed è pronta a regalare qualcosa si importante per questa città e questi tifosi. Sono contento, il gruppo vuole giocarsi tutto fino in fondo. Non vediamo l’ora di scendere in campo”.

La formazione dei galletti è cresciuta tanto nel corso della stagione. I meriti sono tanti e di tutti: “Il Bari è diventato squadra col passare dei mesi. Per analizzare la stagione ci sarà tempo, ma di sicuro quello che succede in partita secca è sempre particolare. Cittadella? Incontriamo una squadra forte e che ha già fatto i playoff, possono andare in Serie A anche loro. Abbiamo voglia di giocare al meglio. Rinvio? Serve rispetto per chi ha lavorato per questo obiettivo per tutta una stagione. Campionato falsato? Il calcio oggi giorno è diventato troppo mediatico, tutti possono dire tutto. Al Bari non è mai stato regalato nulla, abbiamo avuto soltanto due rigori tra le varie cose. Ma non è da me fare o pensare a complotti. Sono sicuro che chi dirigerà l’incontro farà un ottimo lavoro. So che per il resto ci saranno pressione e tensione”.

Grosso, intanto, ha rinunciato a dare l’addio al calcio a Pirlo. I playoff li sente molto, a quanto pare: “Non so se dipenda da questo, ma sicuramente questo fattore avrà certamente influito. Può essere. Mi aveva detto che non sarebbe andato, avrei fatto altrettanto. Ma se ci fosse andato non sarebbe cambiato nulla. Silenzio stampa personale? Ora non conta nulla. L’allenatore fin ora ha dimostrato di voler ottenere il massimo per il Bari. Non lavora solo per sé stesso”.

Andrada, Balkovec, Henderson ed Anderson. Scoperte inaspettate e vitali nell’economia della squadra, ben affiancati dagli uomini d’esperienza: “Sicuramente per il futuro del Bari sono giocatori importanti. Costituiscono dei valori aggiunti. Ma preferisco pensare esclusivamente alla partita. Galano? è un giocatore importante, nell’arco di un torneo così lungo come la B tutti possono tornare utili”.

E questo, molto più dei precedenti, è stato un campionato equilibrato: “Tolto l’Empoli, tutte le altre hanno avuto concrete possibilità per salire. A fare la differenza sono stati poi gli episodi e gli scontri diretti. Anche noi, come altre 3-4 squadre, sono state molto vicine ad una svolta positiva. Il Bari ha dimostrato ad un certo punto anche solidità”.

L’obiettivo, ora più che mai, è vincere per sognare: “Cambiare categoria rappresenterebbe una svolta. In caso positivo gli scenari cambieranno e saranno diversi, in caso contrario non ci sarà nulla di cui vergognarsi. In B a parte poche squadre si vive alla giornata. Per due anni il presidente ha mantenuto questa società facendo degli sforzi. Non è facile. In base all’esito finale dei playoff verranno fatte tante valutazioni da parte di tutti”.






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