Tra flop, conferme, delusioni e rivelazioni. Il pagellone del Bari 2017/18

I giudizi ai calciatori biancorossi (con allenatore e ds)


Volge al termine il 46mo campionato in Serie B della storia del Bari. I galletti hanno chiuso la regular season al 6° posto con 67 punti, per poi retrocedere al 7° con 65 – causa penalizzazione – ed uscire al turno preliminare dei playoff contro il Cittadella. Una stagione tutto sommato buona ed in netto miglioramento rispetto alla precedente, ma che non è sufficiente a soddisfare le aspettative dei tifosi baresi.

Eccovi, in basso, voti e giudizi ai protagonisti del campionato del Bari.

PORTIERI

Micai 7 –
Spesso è stato il migliore in campo dei galletti, tra uscite puntuali e parate decisive. Si conferma positivamente.

De Lucia 6 – Nessun impiego nel girone di ritorno, il giudizio resta limitato alle sfide contro Sassuolo e Palermo, tra Tim Cup e Serie B. Buoni interventi alternati a qualche peccato di ingenuità. Può crescere e bisognerà vederlo maggiormente all’opera.

Berardi sv

Conti sv

DIFENSORI

Sabelli 5 – Ci mette corsa e volontà, ma difetta spesso in precisione. Incredibili le occasioni sprecate contro Parma e Cittadella: dei veri e propri jolly. Non convince in fase difensiva.

Anderson 6,5 – Parte a razzo: dinamico, esplosivo, spinge e copre che è un piacere. Un fulmine di guerra, tanto che a gennaio la sua partenza ad un certo punto sembra cosa fatta. Poi si mantiene su buoni livelli, ma cala rispetto agli inizi. Potenziale plusvalenza, dà valore al parco giocatori.

Gyomber 6,5 – Tra i più affidabili dei centrali biancorossi. Qualche intervento è da brividi, in molti altri si mostra invece affidabile. Ottimo valore per la B, spingere per la sua riconferma in vista della prossima stagione non sarebbe male.

Marrone 5 – Rendimento incostante. Alterna cose buone ad altre meno buone: non sempre è puntuale negli interventi. Grande attenuante il ruolo, perché non è quello naturale.

Diakité 6 – Si è visto poco, ma quando è stato impiegato non è stato poi cosi deludente. Va considerata l’età e l’esperienza. Domanda: perché sono stati spesi 10mila euro per sole 9 presenze?

Oikonomou 4,5 – Si era presentato con ottime credenziali a gennaio e nonostante il poco spazio avuto con la maglia della SPAL. Importante il curriculum col Bologna: una promozione in A e campionati su buoni livelli. Gioca molto poco, anche per via di un infortunio, e male. Esordio da incubo contro l’Empoli.

Empereur 5 – Ci mette impegno e grinta, ma le sue qualità sono limitate. Non tanto diverso rispetto a quello visto all’opera con le maglie di Foggia e Salernitana. Non dimostra solidità, brividi su qualche intervento.

Morleo sv – Si fa vedere poco nel girone d’andata, ma quando è in campo il bari non perde mai. Poi finisce ai margini del progetto tecnico-tattico di Grosso. Impossibile giudicare.

D’Elia 6- – Difensore dai due volti: affidabile in fase di spinta, meno in fase di copertura. Due i gol segnati, di ottima fattura, viene frenato da problemi fisici.

Balkovec 6,5 –
Un’altra piacevole scoperta del ds Sogliano. E’ dotato di un bel piede, è uno specialista nei tiri dalla distanza. Bene in fase di spinta e di copertura. Battesimo ok nel calcio italiano. Crea valore sulla fascia sinistra.

CENTROCAMPISTI

Basha 6,5 – Quando c’è lui in mezzo al campo il centrocampo regge egregiamente e, quasi sempre, il Bari riesce a portare a casa risultati preziosi. Non sarà veloce, ma sopperisce a questa mancanza con esperienza ed intelligenza tattica. Fanno discutere le sue parole nel post-partita del ‘Tombolato’ contro il Cittadella.

Henderson 7,5 – Grinta, tecnica, carattere, mentalità: sembra giochi da una vita coi galletti, riesce a rappresentare la fame dei tifosi. Che ad eleggerlo come idolo ci hanno messo ben poco. Il legno preso a Parma sta ancora tremando, nonostante la promozione dei ducali in A. Dovrebbe essere un po’ meno impulsivo, ma per migliorarsi ci sarà tempo. Ha dei piedi molto educati.

Salzano sv – Parte bene la stagione con un gol in Coppa Italia. Poi finisce ai margini del progetto di Grosso. L’infortunio subito è il colpo di grazia inferto alla stagione. Impossibile giudicare.

Tello 5,5 –
Parte bene, poi si perde. Spesso si perde in un bicchiere d’acqua e qualche ‘numero’ non viene come vorrebbe. Buon girone d’andata, male in quello di ritorno. La costanza è il suo punto debole.

Petriccione 6 – E’ stato di fatto l’alternativa di Basha in cabina di regia. Svolge i suoi compiti con diligenza, anche se nel ruolo di mezzala riesce a rendere ancora meglio.

Busellato 6 –
Si limita a fare legna a centrocampo. Un buon mestierante che garantisce equilibrio, non certamente un giocatore in grado di poter fare la differenza. Va bene in questa Serie B.

ATTACCANTI

Iocolano 6- – Non male l’impatto col campionato cadetto. Spesso è stato impiegato come mezzala di centrocampo piuttosto che come esterno d’attacco, suo ruolo effettivo. Ha mostrato cose buone, ma è venuto meno nel momento decisivo del campionato. Vale a dire il rush finale. Clamoroso il contropiede sprecato in trasferta a Foggia.

Galano 6,5 –
Le qualità sono indiscutibili, ma la differenza di rendimento tra il girone d’andata e quello di ritorno è impressionate. Nei numeri e nella condizione fisica: 13 gol segnati a 1, da leggerezza ad un po’ di macchinosità. Che non sia stato neppure servito a dovere come agli inizi? Può darsi. Tuttavia per sognare la A, col Bari o in altre piazze, bisogna essere costanti. Si ritrova nelle sfide contro Carpi e Cittadella (gol di pregevole fattura, soprattutto quello del Tombolato), ma ormai è troppo tardi.

Kozak 5 – Statico, lento, prevedibile. Riprendersi dopo due infortuni al ginocchio non è mai facile, ma di certo non si può dire che il ceco ex Lazio abbia fatto la differenza, se non sporadicamente. Il gol contro il Frosinone sa di liberazione, ma non riesce a combinare molto altro. Grosso scommette su di lui all’inizio del girone di ritorno, poi perde progressivamente terreno.

Floro Flores 5,5 –
Si vede poco ed ha poco spazio, Il rendimento è inferiore rispetto alle aspettative di questa estate. Vive di fiammate, l’ultima delle quali col Perugia. Gli viene negata la gioia del gol a Cittadella. Grosso non sembra credere più di tanto in lui.

Improta 6 – Parte a razzo: intensità, velocità, gol a grappoli. Sembra inarrestabile la sua cavalcata nella prima parte di campionato. Chiude la stagione con 8 marcature, record personale: peccato che l’ultima sia arrivata soltanto nel girone di ritorno. Strada facendo perde la sua vena realizzativa, ma nell’economia del gioco di Grosso resta importante poiché contribuisce a far salire la squadra. Il mister ha puntato molto su di lui.

Cissé 6,5 – Vede poco la porta, nel senso che non è un cecchino della prim’ora. Ma come assistman è preziosissimo: funzionale nel 4-3-3 ma anche nel 3-5-2. Da applausi l’1-2 con Galano a Salerno o la prestazione sfoggiata contro il Cittadella al ‘San Nicola’. Ha dovuto confrontarsi anche con un pizzico di sfortuna.

Nené 6,5 – Esperienza, altruismo e cinismo al servizio del Bari. Si vede poco nel girone d’andata, ma riesce poi a cogliere al volo le occasioni. Prima quelle in Coppa Italia (bomber della competizione), poi quella in trasferta a Perugia. Quindi diventa goleador nelle ultime partite (5 in 9 gare, playoff esclusi). Acquisto rivelatosi utile ed azzeccato.

Brienza 7 –
E’ l’uomo migliore del Bari nonostante i quarant’anni. Non può giocare per tutti i 90′, ma quando lo fa cambia il volto della partita e la stessa squadra acquisisce maggiore convinzione nei suoi mezzi. Da antologia la rete segnata contro il Carpi: è stata l’ultima coi galletti? Si spera di no.

Andrada 6 – Impatto tardivo ma positivo con il campionato italiano. E’ l’ultima scoperta di Sogliano in ordine cronologico. Azione da manuale contro il Perugia, poi a Parma si fa male e l’avventura finisce presto. Al prossimo anno.

ALLENATORE

Grosso 6,5 – Di errori ne ha fatti, di cose buone altrettante. Tutto nella norma, era la prima volta tra i professionisti. Non era facile gestire una rosa di 30 giocatori, lui ci è riuscito ed ha tenuto unito il gruppo, cementandolo. Ha aspettato tutti e ad ognuno ha riservato un’occasione. Si spiegano cosi i 19 diversi marcatori stagionali. Deve tuttavia migliorare sotto l’aspetto comunicativo e nella lettura delle partite, non sempre efficace. Parte proponendo un gioco effervescente, poi trova progressivamente equilibrio e si cala nella mentalità della Serie B. Difficile pretendere di più sul campo.

DIRETTORE SPORTIVO

Sogliano 7 – Questa volta Sean ha avuto la possibilità di far partire un progetto da zero e soprattutto conj tempi e modi adeguati. Efficace la programmazione della stagione e tutto sommato buona la scelta dei calciatori: ha creato un parco di valore tra gente esperta, giovane e talentuosa. Almeno 3-4 pedine si candidano ad essere delle buone plusvalenze per il futuro. Sarà bene proseguire con lui, qualunque sia il presidente.






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Collaboratore ed aspirante Pubblicista. Si occupa di qualsiasi argomento attinente al calcio di Bari e Provincia

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