Cornacchini: «La Coppa serve anche per sperimentare, ma nessuno vuole perdere. Antenucci? un leader! Qualcuno non voleva la mia riconferma…»


BARI – Il giorno prima dell’esordio in Coppa Italia di C contro la Paganese, l’allenatore del Bari ha rilasciato oggi alcune dichiarazioni. «Nessuno gioca a perdere – ha esordito Giovanni Cornacchini – e noi ci teniamo a questo impegno! La condizione fisica e quella generale non possono essere al top ed è normale che sia così. Si cercherà di fare assolutamente bene, cercando di sperimentare e capire le soluzioni migliori nonché la giusta quadratura in vista del campionato. La Coppa Italia serve proprio a questo».

Questa sarà una stagione certamente più impegnativa per i galletti rispetto a quella passata e il tecnico ne è cosciente: «Rispetto all’anno scorso, le difficoltà sono forse maggiori perché la categoria è diversa e ci sono più squadre competitive come ad esempio il Catania. La nostra è però una squadra forte e se avremo lavorato bene, raggiungeremo quello che tutti speriamo. Non ci possiamo nascondere, la squadra è forte, è stata costruita bene ed è attrezzata per centrare l’obiettivo di riuscire a vincere. Personalmente sto lavorando ancora di più rispetto al passato, con l’entusiasmo, la voglia e la passione che serve e mi contraddistingue».

Quanto alla rosa a disposizione, il fanese ha un nome su tutti: «Sono rimasto impressionato favorevolmente da Antenucci e non solo per le qualità tecniche. E’ un professionista incredibile ed ha delle grandi doti di leader che si fa seguire dagli altri compagni. Non è però il solo elemento importante, ce ne sono altri. Questo è un gruppo affiatato e composto da elementi seri e di qualità. Nel campionato di C è fondamentale la componente ambientale. In casa riesci a proporre delle cose, mentre in trasferta un pochino meno. C’è quindi bisogno di un forte spirito di adattamento, ma io sono sereno anche su questo».

Cornacchini ha poi parlato di tattica e di condizione: «Sto provando alcune soluzioni come quella di giocare con una punta e due esterni, o con due punte centrali. Punto su degli esterni d’attacco con qualità importanti nell’uno contro uno e che sappiano saltare l’uomo. Schiavone? Per me può giocare al centro del centrocampo sebbene abbia sempre agito da mezz’ala. Lui, Floriano e Ferrari, rispetto agli altri hanno avuto qualche difficoltà e sono un po’ più indietro, ma riusciranno presto a raggiungere una condizione accettabile. Esposito? E’ un ragazzo sveglio nonostante la giovane età. Ha qualità importanti ed avremo bisogno anche di lui».

L’ultima battuta riguarda la scelta della società di affidare nuovamente a lui la panchina biancorossa: «Qualcuno non è stato contento della mia conferma? Non sono deluso. Si è sempre sotto le critiche. Tutto questo mi fa sorridere e mi danno un’enorme motivazione nonché un ulteriore stimolo per fare bene».






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E' il Direttore Responsabile della Testata. Giornalista Pubblicista dal 2002 e tifoso da sempre "unicamente" del Bari. Citazione preferita: "Chi non si aspetta l'inaspettato, non scoprirà la verità" [Eraclito].

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