Vivarini: «C’è rabbia, in questo momento è troppo importante vincere. Contro il Rende bisogna giocare come in una finale dei play-off!»

Le dichiarazioni del tecnico biancorosso all'antivigilia della gara contro il Rende


BARI – A due giorni dalla sfida contro il Rende, Vincenzo Vivarini ha tenuto la sua consueta conferenza stampa pre gara .

«La rabbia è stata padrona in questi giorni – ha esordito l’allenatore del Bari – sia da parte mia che da parte della squadra c’è una forte responsabilità su quello che è successo. Nell’ultimo minuto siamo stati molto distratti, sia su quella palla persa che sul conseguente angolo, cose che hanno compromesso il risultato. In questo momento è troppo importante dare continuità alle vittorie. E’ stato difficile assorbire la delusione, ma è chiaro che si è poi lavorato sul discorso della crescita. Sappiamo che non basti ciò che stiamo facendo, che ci sia bisogno di andare oltre e di trovare nuove energie, anche nervose. Bisogna trovare soprattutto qualità tecniche che ci consentano di chiudere la partita. Poi si è lavorato sull’aspetto mentale perché questa è una squadra che ha l’abitudine di gestire il risultato, mentre invece bisogna sempre giocare in fase offensiva e avere la forza di avere in mano il pallino della situazione. Negli ultimi 20 minuti della gara contro il Teramo, questo non è stato fatto».

Sul prossimo avversario, le idee del mister sono molto chiare: «Il Rende è una squadra che corre tantissimo e che aggredisce il portatore di palla. Troveremo un campo sicuramente pesante e queste sono tutte grandi insidie. Purtroppo noni non ci possiamo permettere il lusso di sbagliare. Il pareggio di domenica scorsa ci ha compromesso tanto e di conseguenza si deve fare una grande partita affrontandola come una finale dei play-off. Dobbiamo raccogliere tutte le forze per cercare di fare risultato».

A chi gli ha fatto notare della difficoltà di mandare in gol altri calciatori oltre ad Antenucci, autore di ben 11 centri e bomber indiscusso della squadra, il tecnico abruzzese ha dovuto ammettere tale evidenza: “In settimana ci siamo soffermati molto su questi aspetti. Per quanto riguarda Simeri, bisogna calcolare anche gli assist che ha fatto. Sta facendo un buon lavoro di squadra e di pressione. Credo che il discorso non sia individuale. Domenica scorsa ho visto troppe volte rallentare il gioco nel momento in cui sarebbe stato necessario accelerare per fare male al Teramo. Questi sono concetti che dobbiamo acquisire, soprattutto dal punto di vista mentale. In questo modo diventa più facile fare gol. Siamo comunque in grande crescita e lo si vede da tante situazioni in campo, sebbene questo non basti ancora. Se sono in pochi a segnare, il problema è di squadra. C’è bisogno di più convinzione di chiudere la partita e maggiore cattiveria, nonché di affinare ancor di più la finalizzazione del gioco e cioè  il fatto di entrare con diversi uomini in area di rigore. Ci vuole il coinvolgimento di tutti e non ne faccio un discorso individuale».

L’ex Ascoli ed Empoli ha quindi approfondito il discorso su alcuni singoli: «Bisogna che stiamo tutti sul pezzo e bisogna tirare fuori tutto quello che si ha. In questo campionato non si gioca in undici giocatori, bensì in 15-16. Awua? Ha le qualità per fare bene e lo deve dimostrare in ogni allenamento o situazione. Durante questa settimana l’ho visto molto meglio e ho avuto modo di dirglielo. Mi aspetto sempre partite di alto livello da parte di tutti. D’Ursi? E’ rientrato questa settimana e adesso deve fare un percorso di progressione di lavoro, ma è già giunto ad un buon livello. Infatti, lo abbiamo fatto integrare nei lavori tattici e nelle partitelle in modo che riesca a prendere il ritmo partita. Lui dice di stare abbastanza bene e quindi sono molto fiducioso perché è un calciatore che ha delle caratteristiche diverse da tutti gli altri. Attacca la profondità in modo molto efficace ed è anche bravo nel dialogare con i compagni. Ha quindi le caratteristiche giuste, chiaramente più da attaccante che da trequartista».

In chiusura il 53enne di Ari ha delineato la situazione infortunati: «Costa ha un piccolo problema all’adduttore e non è disponibile. Questo è un problema perché Perrotta è un terzino sinistro difensivo e a  noi servono anche le spinte in ampiezza. Questo può essere uno dei motivi per i quali arriviamo di meno in fase offensiva. Alternative non ne abbiamo. Antenucci ha avuto lunedì e martedì uno stato febbrile e abbiamo preferito tenerlo precauzionalmente a riposo. Ieri e oggi ha lavorato regolarmente ed è a posto».






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E' il Direttore Responsabile della Testata. Giornalista Pubblicista dal 2002 e tifoso da sempre "unicamente" del Bari. Citazione preferita: "Chi non si aspetta l'inaspettato, non scoprirà la verità" [Eraclito].

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