Simeri: «Il gol mi mancava tanto. Un rimpallo? Un po’ di fortuna a volte non fa male! Quando giochiamo in casa…»

Le parole dell'attaccante biancorosso al termine di Rende-Bari


Il suo gol ha dato inizio a Vibo Valentia alla goleada barese contro il Rende.

Simone Simeri ha spesso ripetuto nelle ultime interviste di avere un chiodo fisso e di essere felice di aver gonfiato la rete. Oggi è arrivato il quarto sigillo personale stagionale che è coinciso con il dodicesimo risultato utile del Bari. «Lo sapete quanto mi mancasse il gol – ha sottolineato la punta partenopea ai microfoni di Radiobari – e sono contento di aver sbloccato una partita che poteva essere difficile. Sulla carta poteva sembrare facile, ma non lo era affatto e siamo stati bravi a sbloccarla e poi a chiuderla».

Una rete che ha permesso alla sua squadra di affrontare un altro tipo di match, ma che è obiettivamente giunta in maniera abbastanza rocambolesca. «Ho controllato la palla per cercare di spiazzare il portiere e calciare di sinistro – ha ammesso il numero 9 dei galletti –  ma mi è sbattuta sul ginocchio ed è andata debntro. Anche un po’ di fortuna a volte non fa male. oggi ho provato a concludere un po’ di più rispetto alle altre volte. Se mi sono sbloccato? Anche dopo Avellino abbiamo detto questo e poi tutto questo non è avvenuto. Mi godo questa giornata e poi penseremo ai prossimi impegni cercando di prendere ciò che è possibile».

Le altre davanti continuano a fare punti e un pizzico di delusione affiora in maniera inevitabile anche nell’attaccante biancorosso: «Ho saputo che hanno vinto la Reggina e il Monopoli, mentre non so cosa abbiano fatto le altre. Questo è un campionato difficile e puoi vincere o perdere con chiunque, ma dobbiamo pensare a noi e non guardare alle altre».

Quando Vivarini l’ha richiamato in panchina l’ex Juve Stabia è sembrato non sprizzare felicità da tutti i pori e questo è il suo commento a tal proposito: «L’ho sempre detto in ogni mia intervista e ripeto che non vorrei uscire mai. A prescindere che abbia fatto o meno gol o abbia giocato bene o male. Vorrei giocare 90 minuti in tutte le partite, ma ovviamente non si può. Il dispiacere c’è sempre quando si esce, ma bisogna pensare anche a chi è in panchina e ai ragazzi che non giocano da tanto tempo. Dispiace, ma non bisogna rammaricarsi quando si esce».

Il 26enne napoletano in chiusura non sa quali siano in particolare le cose da fare per rendere il “San Nicola” un fortino inviolabile: «Quando giochiamo in casa cerchiamo sempre di dare il massimo e di fare bene. Quello stadio dovrebbe essere il nostro punto di forza. I risultati al momento dicono il contrario, ma non soffriamo questi numeri».






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