Auteri: «Non ci sono scusanti, siamo mancati nel possesso palla e loro ci hanno sovrastati agonisticamente! Dobbiamo capire che…»

Le dichiarazioni dell'allenatore del Bari al termine del derby perso di misura a Foggia


Nella conferenza stampa tenutasi al termine della partita persa dal Bari a Foggia per 1-0, l’allenatore biancorosso Gaetano Auteri è apparso decisamente insoddisfatto della prova dei suoi ragazzi.

Il proprio disappunto ha spinto il tecnico dei galletti a commentare l’esito del derby con toni piuttosto decisi, che non lasciano spazio ad alcun alibi o ad alcuna giustificazione: «Il Foggia ha giocato con sacrificio e impeto agonistico mentre noi non siamo riusciti a compensare queste qualità, mancando nella gestione in continuità del possesso palla. Qualcuno ha fatto una buona partita, ma 3-4 giocatori non hanno dato l’apporto che ci aspettavamo. Prima dell’interruzione eravamo cresciuti e il Foggia ha perso la furia iniziale. Sapevo che sarebbero calati e noi abbiamo cominciato a fare meglio, alzando il baricentro e non rischiando praticamente mai. Quando però regali un gol, la partita cambia e in questo caso è peggiorata perché non si è più giocato. Loro andavano sempre sull’uomo, la gara è diventata molto fisica e sotto questo aspetto ci hanno sovrastati. Abbiamo perso tutti i contrasti aerei, non vincendo mai le seconde palle. Noi non siamo stati né bravi e né lucidi, ma nonostante tutto abbiamo creato qualche occasione importante per pareggiare».

Il derby è stato deciso da un rigore che il 59enne siracusano ha preferito non giudicare esplicitamente, conscio che i problemi palesati in campo siano stati ben altri: «Vorrei rivedere l’episodio, ma se l’arbitro l’ha dato, evidentemente c’era. Abbiamo commesso un errore a difesa schierata su una palla a campanile che è filtrata e sulla quale abbiamo sbagliato la copertura. Nel secondo tempo non è stata più una gara di calcio, ma conta poco. In serie C le gare sono di questo genere e credo che la sconfitta odierna sia salutare per prenderne coscienza. Le cose vanno dimostrate in campo. Sapevamo che i nostri avversari avrebbero mostrato un grande impeto agonistico, ma non siamo riusciti a contrapporre una reazione adeguata. Dobbiamo fare ora le opportune riflessioni a proposito».

La chiusura dell’ex Catanzaro risuona come un’autocritica mirata a migliorare in futuro, sulla scorta delle esperienze fatte: «Avremmo dovuto metterci maggiore attenzione dal punto di vista agonistico assicurando un maggiore spostamento della palla. L’abbiamo fatto solo a tratti, come in occasione del palo colpito da Antenucci. Marras e D’Ursi hanno fallito la stoccata vincente e in superiorità numerica abbiamo fatto delle scelte errate negli ultimi 20 metri. Avremmo dovuto essere più presenti dal punto di vista quantitativo e qualitativo. Non ci sono scusanti».






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