D’Orazio: «Hanno vinto la prima battaglia, ma la guerra è ancora aperta e venderemo cara la pelle. Presto diventeremo…»

Le dichiarazioni del centrocampista del Bari al termine della gara contro la Ternana


BARI – La sconfitta interna contro la Ternana è un colpo difficile da assorbire, soprattutto a caldo. Al termine del match perso dal Bari al cospetto di una capolista che si è confermata al momento la squadra migliore del torneo, Tommaso D’Orazio ha provato ad analizzare quanto accaduto oggi sul terreno del “San Nicola”.

«In settimana abbiamo preparato la gara – ha esordito l’esterno biancorosso – consapevoli che loro giocano molto a calcio. Quindi ci eravamo riproposti di pressarli e di andarli a prendere alti in modo da tenerli bassi e indurli a buttare la palla. Abbiamo di certo sofferto e nel primo tempo abbiamo pagato un’ingenuità che ci è costata il gol. Poi abbiamo avuto la forza di riprenderla e, con un pizzico di fortuna in più, forse nel primo tempo avremmo potuto anche ribaltarla. Nel secondo tempo abbiamo commesso un’altra ingenuità e poi c’è stato l’episodio dell’espulsione e la partita si è messa un po’ contro di noi».

La superiorità mostrata in campo dai rossoverdi è parsa evidente, ma il 30enne abruzzese non ha affatto voglia di gettare la spugna: «Sicuramente loro hanno fatto meglio e hanno dimostrato qualcosina di più a livello di gioco, ma siamo ancora agli inizi. Adesso siamo a 7 punti da loro, ma il campionato è ancora aperto. Diciamo che hanno vinto la prima battaglia, ma la guerra è ancora aperta. Noi venderemo cara la pelle fino alla fine. Sappiamo di dover lavorare tanto durante la settimana e ora dobbiamo pensare già a domenica prossima contro la Casertana».

Quanto al suo momento personale: «Lavoro in settimana con l’obiettivo di essere utile al gruppo e il mio primo pensiero è sempre rivolto alla squadra. Certo, se faccio bene io, sicuramente fa bene anche il compagno davanti a me. Ci dispiace di non essere riusciti a portare il risultato a casa. Sicuramente ci è mancato qualcosa e analizzeremo per bene questa gara nei prossimi giorni».

Alla domanda di quanto si dovrà attendere per vedere il vero Bari e diventare più squadra, il numero #15 dei galletti si è detto fiducioso: «Io credo che siamo lì e, attraverso il lavoro, ci riusciremo. Dobbiamo sempre essere mentalmente pronti perché noi siamo il Bari. Tutti i giocatori che stanno qui devono sentirsi titolari ed infatti il mister coinvolge tutti allo stesso modo. Abbiamo il dovere di crescere al più presto. Non solo a Potenza, ma anche su altri campi, abbiamo però dimostrato molto bene di essere gruppo e io sono molto fiducioso. Continuando su questa strada, col lavoro diventeremo presto una corazza importante».






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E' il Direttore Responsabile della Testata. Giornalista Pubblicista dal 2002 e tifoso da sempre "unicamente" del Bari. Citazione preferita: "Chi non si aspetta l'inaspettato, non scoprirà la verità" [Eraclito].

1 Comment

  1. Ma dovr volete andare avete perso con il Foggia poi im casa con la Ternana e non 1 a 0 o 2 a 1 ma 3 a 1 e il risultato poteva essere anche piu ampio. Se vi va bene farete i playoff e uscite alle semifinali.

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