DS Romairone: «La rosa del Bari è di buon livello, faremo un mercato senza stravolgimenti. Chi non è pronto, non può rimanere…»


BARI – All’indomani della vittoria del Bari contro l’Avellino e alla vigilia dell’importante sfida di Palermo, Giancarlo Romairone ha tenuto oggi una conferenza stampa durante la quale ha avuto la possibilità di toccare vari argomenti.

«Messo da parte quanto di buono fatto contro l’Avellino – ha esordito il direttore sportivo del club biancorosso – penso che si debba pensare intensamente alla prossima partita di Palermo. Sarà una gara difficile e importante che fa parte del nostro percorso di crescita. Cerchiamo di chiudere bene questa prima fase e poi vedremo cosa poter fare. Ci sono segnali che confermano i progressi fatti in termini di diventare squadra e di vivere la quotidianità per fortificarci. Tante cose potranno essere migliorate. Con grande calma e attenzione, dopo essere usciti al meglio dalla sfida contro il Palermo, saranno fatte tutte le valutazioni del caso per continuare sulla strada della crescita».

Dopo questo preambolo, il dirigente della società pugliese ha quindi toccato inevitabilmente l’argomento “mercato”: «Valuteremo i giocatori che ci sono intorno e capiremo se qualche elemento abbia la necessità di trovare in altre piazze maggiore spazio per giocare. Il presidente è vicino, ci sostiene e cercheremo non stravolgere nulla, bensì di fare un lavoro più che altro di “rifinitura”, teso a migliorare qualche piccolo particolare dell’attuale rosa che ha comunque dato, grazie alla grande mole di lavoro svolto, dei riscontri oggettivi. Anche contro l’Avellino, con 5 assenze, si è dimostrata ad esempio di buon livello. Voglio infine sottolineare che i margini di crescita sono importanti. Col mister ho avuto un confronto costruttivo, a volte acceso, altre volte mirato al sostegno. La squadra, se ben stimolata, ha sempre offerto prestazioni giuste. E’ chiaro che poi ci sia da valutare una classifica, un avversario che corre lì davanti, ma tutto il lavoro quotidiano che stiamo facendo e il continuo andare oltre i nostri limiti ci serve come  preparazione a tutto quello che ci aspetterà nella seconda parte di campionato».

Quanto alle scelte di Auteri: «C’è uno staff che tutti i giorno monitora i giocatori e ne analizza i dati fisico-atletici, e abbiamo anche un drone che riprende gli allenamenti. A completamento di ciò c’è il mister che analizza il tutto singolarmente e alla fine decide la migliore formazione possibile da mandare in campo. A noi piace correre forte e puntare sempre al massimo risultato e quindi, all’interno di una squadra che vuole competere per il vertice, è normale che ci sia una leale, giusta e monitorata competizione tra i giocatori. Qualcuno ha avuto più spazio rispetto agli altri e chi finora ha giocato meno, non per delle mancanze particolari, ma per situazioni tecnico tattiche, è giusto che aspiri ad avere più spazio. Dopo Palermo valuterò singolarmente questi casi».

il 50enne ligure, pur non amando il discutere dei singoli, ha comunque analizzato qualche situazione particolare: «Simeri? Per tanti motivi, ha iniziato in ritardo; noi l’abbiamo sostenuto e lui si è sforzato di raggiungere quanto prima la condizione migliore. Il fatto che in passato sia stato un giocatore importante e che ora stia avendo un minor impiego in campo, è normale che susciti reazioni della piazza. Concordo col mister che vorrebbe smorzare i toni affinché resti sereno nel decidere gli undici da schierare la domenica. Ci sta una certa attenzione mediatica, ma il tutto deve essere finalizzato all’interesse principale e cioè al mettere il Bari in condizioni di vincere. I giocatori devono pensare a correre forte, a fare al meglio ciò che il mister chiede loro, nella speranza che riescano nel loro compito e siano messi nelle condizioni  di ottenere il risultato sul campo. Non può invece avvenire che qualcuno si concentri solo su miglioramenti a livello personale. Se il mister dovesse dare dei contentini, prevaricherebbe il bene comune della squadra. Ognuno di noi deve quindi mettere da parte il proprio orgoglio personale. Se dovremmo utilizzare maggiormente gli under 23? La nostra è stata una ricerca iniziale mirata a prendere giocatori funzionali, a prescindere dall’età. Andreoni? E’ un peccato che non si abbia avuto la possibilità di vederlo all’opera. Potrebbe rappresentare il miglior rinforzo per la seconda parte di stagione. Marras? Può sempre tirare dal cilindro qualche giocata se adeguatamente sostenuto dal resto della squadra. Lollo? E’ un giocatore forte, come tutti gli altri, ma poi bisogna sempre dimostrarlo in  campo e mi fa piacere che l’abbia fatto contro l’Avellino».

Soprattutto in passato, la difesa dei galletti è stata spesso messa sotto accusa per qualche errore di troppo, ma ora sembra che la quadratura del cerchio sia stata raggiunta. Nell’ultimo impegno, si è poi avuta la piacevole sorpresa di un giocatore che è stato impiegato in maniera diversa dal solito: «In un momento di emergenza, Ciofani è stata una grande intuizione del mister. Contro l’Avellino l’ha reinventato e l’ha stimolato a fare al meglio il ruolo di centrale difensivo e il giocatore, con grande applicazione, è stato capace di fare un’ottima prestazione. Marfella? E’ un ragazzo sveglio e può rappresentare il futuro del Bari. Valuteremo se il mandarlo a giocare altrove possa servire, sebbene riteniamo possa ancora essere utile nel proseguo della stagione. Minelli? E’ stata una perdita importante perché ha dimostrato di essere un giocatore forte e sentiamo la sua mancanza. Ci auguriamo che l’ultima visita di controllo confermi che tutto sia rientrato».

In chiusura l’ex Chievo e Carpi ha parlato più specificamente del prossimo impegno di Palermo: «Per tanti motivi, credo che ogni partita del Bari costituisca un banco di prova. Ce lo chiede la società, la tifoseria e la città intera. Tutto questo potrebbe rappresentare un peso insostenibile, mentre io la vedo come una grande occasione di crescita professionale per tutti noi che lavoriamo per questa società. A Palermo sarà una partita difficilissima che però potrà darci punti importanti per accorciare in classifica. Sarà un’ulteriore grande banco di prova e la nostra richiesta alla squadra è forte. Chi non è pronto, o ha delle pause mentali o ha bisogno di rifiatare un attimo, non può stare in questa piazza e se ne dovrebbe fare una ragione. Ogni settimana sosteniamo un esame».






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