Ora il mercato sarà fondamentale per pensare in grande. Colantuono, il cambiamento è nei numeri e nella mentalità

Tempo di riflessioni e strategie per i galletti in vista dell’anno nuovo. Nel ritorno attesa sterzata significativa


E fu cosi che arrivò la fine del girone d’andata. Il Bari lo chiude a quota 29 punti e con un pareggio di rigore contro la sorprendente Spal di Semplici: non un bottino magro, ma neppure troppo esaltante. Certamente inferiore alle attese se facciamo riferimento alle aspettative che c’erano ad inizio campionato.

MERCATO – Ci si aspettava qualcosa in più da questo Bari, non tutte le mosse estive si sono rivelate esatte. Non ha pagato la scelta di puntare su un tecnico emergente come Stellone, deludente – ed in alcuni casi condizionato da infortuni – è stato il rendimento di determinati giocatori. Sorprendente si è invece rivelato quello di altri elementi, giovani ed esperti, la cui presenza in campo è risultata decisiva e determinante. Differente è stato il rendimento di attacco e difesa, fatto certificato dai numeri: se il terminale offensivo ha prodotto soltanto 22 gol e sprecando tanto, il reparto arretrato ha subito soltanto 20 reti e garantisce solidità. A centrocampo, invece, pesante in determinate circostanze si è rivelata l’assenza di un regista in grado di svoltare le situazioni più critiche. Dalla cintola in su, insomma, bisognerà creare legami più saldi tra i reparti. Inevitabile, anzi ovvio, constatare come il mercato di gennaio sia ora fondamentale per coltivare ambizioni importanti: il margine d’errore, in tal senso, è praticamente nullo. Servirà gente pronta. Cinque i ruoli che più di tutti avrebbero priorità. Già detto del regista, in lista ci sarebbero anche un terzino sinistro (Morleo?), una mezz’ala, un centravanti ed un esterno d’attacco. Inevitabilmente ci saranno uscite per chi, vuoi per motivi fisici o tecnici, non rientra più nei piani di Colantuono.

Squadra del Bari esultante dopo il pareggio di ieri contro la Spal

COLANTUONO – Già, Colantuono. Non si può ancora parlare di svolta vera e propria, ma un’inversione di tendenza rispetto al passato si è registrata. Il cambiamento c’è stato. Non solo in termini di punti, ma anche nel carattere e nella mentalità. Nel ridurre le ingenuità e nella capacità di ribaltare situazioni negative. Nelle ultime 8 giornate si è visto un Bari capace di saper soffrire e ripartire, una squadra in grado di interpretare meglio l’andamento delle partite. Non è stato vano neppure il lavoro del suo predecessore, Stellone, ma l’ex Atalanta è riuscito ad apportare correttivi laddove l’ex Frosinone era invece venuto meno. Senza dimenticare nemmeno situazioni di emergenza dettate da infortuni e squalifiche. I 13 punti in 8 gare sono un buon bottino, sorprende se paragonati rispetto ai 16 ottenuti nelle precedenti 13. Con una scelta più ampia di effettivi – tanto in termini di qualità che di quantità – si può continuare a risalire la china.






About Domenico Brandonisio 2279 Articoli
Collaboratore ed aspirante Pubblicista. Si occupa di qualsiasi argomento attinente al calcio di Bari e Provincia

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*