GdM – Verso Benevento-Bari, Florio ricorda quel maledetto maggio 1975: “Una pagina nera per il calcio”

L'ex ala biancorossa del Bari che fu ricorda quel terribile pomeriggio del 4 Maggio 1975


Tifo Bari
Tifo Bari

Italo Florio, ex bandiera biancorossa della squadra che giocò a Benevento quel maledetto 4 Maggio 1975, intervistato dalla ‘Gazzetta del Mezzogiorno’ ricorda quel terribile giorno: “Fu una pagina nera per il calcio italiano, una vera vergogna.”

Si giocava la tredicesima giornata di ritorno del campionato di serie C, con il Bari che lottava per la promozione in serie B (arrivò poi secondo alle spalle del Catania). Il Benevento giocò il ruolo di guastafeste. Infatti dopo l’iniziale vantaggio biancorosso con Sigarini, al 3′ della ripresa la squadra campana siglò la rete del pareggio con il capitano Zica. Dopo il gol sugli spalti scoppiò il putiferio con violenti scontri tra le tifoserie opposte, anche se secondo la stampa dell’epoca furono i tifosi baresi a provocare la tifoseria di casa, di cui alcuni sostenitori avevano trovato posto proprio vicino agli ospiti.

La partita fu sospesa ma i tafferugli continuarono anche fuori dallo stadio per le vie della città campana; alla fine si contarono ben 30 feriti. “Un epilogo così drammatico che ancora oggi mi lascia tanta amarezza” – continua Florio – “La partita era stata molto combattuta, maschia. Gli spalti erano gremiti. Per noi una partita decisiva verso la promozione. Sentivamo l’importanza della contesa, ma allo stesso tempo sapevamo di poter contare sull’incitamento dei nostri tifosi. Il gol di Sigarini ci diede ancora più spinta e coraggio. Sembrava tutto sotto controllo. Ma al gol del Benevento mi accorsi che in curva la tifoseria cominciò ad ondeggiare e vidi le prime scaramucce che poi si trasformarono in violenti scontri. In fretta e furia noi giocatori guadagnammo gli spogliatoi nel momento in cui l’arbitro decise di sospendere l’incontro.”

E poi la situazione degenerò: “Dallo spogliatoio intravedevamo alcune scene della gazzarra. C’era tanto caos sugli spalti e in campo si sentivano con insistenza le sirene della polizia e delle ambulanze. Eravamo preoccupati. Ci facemmo coraggio. Rimanemmo chiusi negli spogliatoi per alcune ore. Verso le 21 lasciammo lo stadio scortati dalle forze dell’ordine mentre arrivavano notizie di altri incidenti in città. La gara venne data persa ad entrambe le squadre. Poi, venne rigiocata a Giugno, sotto la direzione dell’arbitro Agnolin, vincemmo noi 2-1”. 

Infine l’ex biancorosso si sofferma sulla prossima partita che si disputerà domani alle ore 21 fra le due formazioni: “Ormai il calcio oggi è cambiato. Ci sono più controlli e c’è più rispetto tra le due società e le due tifoserie. Il Benevento è senza dubbio la rivelazione del campionato, una matricola di lusso. Ma il Bari non è da meno, specie dopo la grande campagna acquisti di Gennaio che ha portato in Puglia gente del calibro di Floro Flores, che oltre a Galano ha rinforzato e reso abbastanza forte l’attacco. Colantuono è un tecnico validissimo che ha saputo cambiare il volto alla squadra. Con la giusta attenzione il Bari potrebbe anche tentare il colpaccio e ridurre lo svantaggio dalle prime posizioni consolidando la sua posizione attuale nella griglia dei playoff.”






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