La macchina del fango e del sospetto stia lontana dal San Nicola! No ai processi montati senza prove concrete…

La gara del Bari a Trapani continua a far parlare


Tifosi del BariLe squallide vicende legate al calcio scommesse che nel 2011 hanno visto, suo malgrado, il Bari al centro dell’attenzione nazionale hanno lasciato una ferita profonda nell’orgoglio dei tifosi biancorossi. Una ferita che probabilmente non si è ancora rimarginata (forse sarà impossibile cancellarla completamente) e che viene puntualmente riaperta ogni volta che qualcuno decide di riesumare presunti spettri di “combine” a fare da antipatico contorno ad una sconfitta o ad una prova poco convincente dei galletti.
Purtroppo le “gesta” di Masiello e compagni hanno creato danni incalcolabili dal punto di vista sportivo ed economico, ma soprattutto sotto l’aspetto mentale. Chi vive di calcio, ma questo vale anche per qualsiasi altra passione in generale, sa molto bene che l’amore verso questo sport nasce da un complesso (o forse molto semplice) meccanismo cerebrale che si fonda sul sogno e su un sentimento intriso di genuinità e spontaneità. Un fuoco che si accende in modo quasi inspiegabile e che viene alimentato giornalmente non solo dalle gioie provenienti dal campo, ma soprattutto dalla fiducia che il supporter ripone nei propri “idoli”. Dalla certezza che chi veste i nostri colori preferiti dia tutto sul terreno di gioco senza risparmiarsi e con le sue imprese rappresenti al meglio la nostra aspirazione di successo. Alle volte sembra proprio che il tifoso sia più disponibile ad accettare il tradimento della propria donna che quello della propria squadra del cuore. Una provocazione? Probabile, ma non crediamo che questa affermazione sia del tutto fuori dalla realtà.
La sconcertante prestazione degli uomini di mister Colantuono a Trapani hanno inevitabilmente innescato un tourbillon di emozioni contrastanti e purtroppo anche un susseguirsi di congetture e sospetti che hanno avvelenato la piazza ancor più dell’umiliante 4-0 inferto dai siciliani. “Se la sono venduta“, questa la frase che è cominciata a circolare nei bar, nei circoli, nelle strade e nelle realtà virtuali dei social caratterizzando quel sabato e i giorni susseguenti. Un viscido refrain che ha fatto capolino nelle conversazioni tra tifosi come un ospite scomodo, fastidioso e certamente malvoluto da chi davvero ama il galletto. Cosa è successo nella bella “Trinacria”? Si è semplicemente giocato una partita inguardabile!
Di sicuro è assolutamente deleterio costruire castelli di carta senza fondamenta, dare vita a processi con sentenze definitive già emesse a priori e alimentare la logica del sospetto. Tant’è vero che avevamo scelto di non parlarne proprio, ritenendo la voce non degna di essere neanche riportata. E’ facile fare congetture, mettere in circolazione determinate teorie, fare allusioni, o peggio ancora, magari spacciare delle proprie convinzioni per “verità” assolute. Tutti elementi assolutamente destabilizzanti che rischiano di mandare all’aria la stagione biancorossa più della cronica difficoltà di fare risultato in trasferta da parte del Bari. Le fumose parole di chi ha voluto buttare fango sulla squadra, si infrangono contro l’incontrovertibile dato relativo all’assenza di flussi anomali nelle scommesse legate alla gara di Trapani. A chi credere quindi? Alle farneticazioni senza prove o all’evidenza dei dati? Chi ha un briciolo di intelligenza e di buonsenso troverà da solo la risposta. Abbiamo deciso di affrontare l’argomento perchè proprio oggi la società ha fatto benissimo a sporgere denuncia contro ignoti alla Procura della Repubblica per tutelare la propria immagine e quella dei propri tesserati nonché l’onorabilità di un’intera piazza allegando anche un file audio circolato nelle ultime ore. Che qualcuno abbia interesse a creare fantasmi o a remare contro per qualche secondo fine? Se non si ha alcuno straccio di prova circa ipotetiche partite vendute e fantomatiche liti furibonde negli spogliatoi farebbe meglio ad aprire la bocca per dire cose più sensate. A prescindere dai risultati più o meno altalenanti o convincenti, la squadra del Bari è composta da persone serie, professioniste e soprattutto oneste. Altrimenti meriterebbero un oscar hollywoodiano come migliori attori protagonisti! Che l’hobby nazionale di screditare gli altri deliberatamente stia lontano dal San Nicola. Accusare qualcuno di poca rettitudine, senza supportare la propria tesi con delle prove effettive che siano convincenti e reali, è incoerente ancor prima che immorale al pari degli episodi contestati.






About Tommaso Di Lernia 734 Articoli
E' il Direttore Responsabile della Testata. Giornalista Pubblicista dal 2002 e tifoso da sempre "unicamente" del Bari. Citazione preferita: "Chi non si aspetta l'inaspettato, non scoprirà la verità" [Eraclito].

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*