COPPA ITALIA FEMMINILE: La Pink batte ai rigori la Res Roma e vola ai quarti di finale

Le biancorosse affronteranno nel prossimo turno la Fiorentina, capolista della serie A


Pink BariQuesta Pink Bari fa davvero sognare. In attesa di affrontare il rush finale in campionato e tentare la scalata al primo posto, alle biancorosse riesce l’impresa di battere la Res Roma, formazione attualmente quinta nel torneo di serie A, e di conquistare l’accesso ai quarti di finale di Coppa Italia di calcio femminile. Per avere la meglio delle più quotate capitoline, le ragazze di mister D’Ermilio devono però ricorrere alla lotteria dei rigori avendo terminato i tempi regolamentari a reti bianche.

Il selfie delle ragazze della Pink a fine gara pubblicato sul profilo Facebook della società
Il selfie delle ragazze della Pink a fine gara pubblicato sul profilo Facebook della società

L’avvio di gara è tutto di marca ospite. Le laziali si affacciano in avanti con Nagni che appoggia per Martinovic, ma Novellino è brava a spezzare la trama offensiva avversaria. L’attaccante giallorossa si fa notare all’10’ con una conclusione che sfiora il palo ed è Fracassi, sugli sviluppi di un successivo angolo, ad impensierire Aprile con un pericoloso colpo di testa. L’estremo difensore di casa è in giornata e si oppone con i piedi alla grande quando Simonetti si ritrova a qualche metro da lei e la impegna severamente. La Pink cerca di organizzarsi e di reagire alla pressione delle ragazze allenate da Melillo e intorno alla mezz’ora è Piro a sfiorare la rete del vantaggio con una bella conclusione a giro che non centra di poco il bersaglio. Prima del riposo, èa ancora la Res Roma a rendersi pericolosa con
un tiro al volo di Simeone, su assist di Greggi, che Aprile disinnesca e con un tentativo dalla distanza di Ciccotti.
La ripresa comincia con una palla gol per le giallorosse, ma sulla girata di Martinovic Aprile ci mette una pezza e devia in angolo. La risposta della Pink non si fa attendere ed è Ceci a fare la barba al palo della porta difesa da Pipitone. Le due squadre ricorrono ai consueti cambi per cercare di rimodulare gli equilibri e cercano la via del gol con qualche tentativo senza però riuscirci. L’occasione più ghiotta capita sui piedi di Picchi che al 35′ manda la palla ad infrangersi contro la traversa. Prima del triplice fischio è ancora Simonetti a creare qualche apprensione alle baresi, ma ormai i rigori sono dietro l’angolo e diventano poco dopo l’unico modo per aggiudicare il match.
A tirare per prima dal dischetto è Ceci che realizza, mentre Aprile è bravissima a neutralizzare il penalty di Di Giammarino. Dopo di loro vanno a segno anche Bassano, Ciccotti, Rogazione, Simonetti, Parascandolo e Labate. Quando tocca a Jenny Piro, l’aria è decisamente tesa. Con un gol, la Pink sarebbe qualificata. La rete si gonfia, l’entusiasmo è incontenibile e adesso all’orizzonte c’è da affrontare una Fiorentina che ha eliminato il Nebrodi e che guida la classifica della massima serie. Tanto questa Pink ai miracoli ci ha già abituati!

Tabellino
PINK BARI-RES ROMA 5-3 (d.c.r.)
PINK BARI: Aprile, Di Bari, Quazzico, Novellino, Soro, Manno (64′ Rogazione), Ceci, Piro, Bassano, Strisciuglio, Parascandolo. A disposizione: Sforza, Montemurro, Maffei, Bitetto, Rogazione, Cangiano, Marino. Allenatore: R.D’Ermilio.
RES ROMA: Pipitone, Colini (dal 40′ st Di Giammarino), Mosca (dal 17′ st Labate), Picchi, Fracassi, Ciccotti, Greggi, Simeone, Martinovic, Nagni, Simonetti. A disposizione: Parnoffi, Romanzi, Coluccini, Liberati, Natali. Allenatore: F.Melillo.
ARBITRO: sig. Signorelli di Paola.
AMMONITI: Parascandolo (P), Mosca e Labate (R).
NOTE: angoli: 7-3 per la Res Roma; sequenza rigori: Ceci (P) gol, Di Giammarino (R) parato, Bassano (P) gol, Ciccotti (R) gol, Rogazione (P) gol, Simonetti (R) gol, Parascandolo (P) gol, Labate (R) gol, Piro (P) gol.






About Tommaso Di Lernia 734 Articoli
E' il Direttore Responsabile della Testata. Giornalista Pubblicista dal 2002 e tifoso da sempre "unicamente" del Bari. Citazione preferita: "Chi non si aspetta l'inaspettato, non scoprirà la verità" [Eraclito].

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