Tre punti come se fossero di sospiro di sollievo. Furono quelli raccolti dal Bari di Fascetti nel derby contro il Lecce della stagione 1999/00 disputato al ‘San Nicola’. I pugliesi – che già avevano vinto in casa contro un derelitto Cagliari e perso a Piacenza la domenica successiva – cercavano il rilancio proprio contro i cugini giallorossi, vittoriosi nella gara d’andata al ‘Via del Mare’.
Enorme la cornice di pubblico – circa 30mila spettatori – e nonostante si fosse totalmente perso lo smalto del girone d’andata (chiuso al settimo posto e con 23 punti). Ma quel 16 aprile 2000 i galletti condussero una partita a senso unico: pratica già archiviata dopo 33’ grazie alle reti di Spinesi (3’), Osmanovski (12’) e Cassano (33’ e allora considerato astro nascente del calcio barese ed italiano). A poco servì il gol della bandiera dei salentini con lo svizzero David Sesa, bravo a trafiggere il compianto Franco Mancini su calcio di rigore (33’st). Da segnalare anche un gol annullato a Cipriani per un fallo commesso sempre ai danni dell’estremo difensore materano.
Vincere una partita cosi sentita fa sempre bene al morale di una squadra. Ma Fascetti, al fischio finale, preferì comunque non abbassare la guardia: “Abbiamo già buttato il campionato una volta – riporta ‘La Gazzetta del Mezzogiorno’ dell’epoca – dobbiamo stare attenti a non buttarlo un’altra volta”. Chiaro il riferimento al calo accusato nei turni precedenti e che aveva portato la squadra a ridosso della zona calda. Nelle restanti gare, tuttavia, l’obiettivo permanenza – dopo sogni europei – fu centrato. Prezioso fu il pareggio ottenuto contro la Roma, decisiva la vittoria col già retrocesso Venezia in trasferta, ininfluenti la sconfitta a San Siro contro l’Inter (3-0) ed il pareggio interno col Bologna all’ultima giornata (1-1). Si chiuse quel torneo di A con 39 punti (10 vittorie, 9 pareggi, 15 sconfitte).
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