Monopoli, il sogno continua. Contro Andria e Catania per mostrare (ancora) i muscoli

Superato il record della C1 1985/86, ma si vada avanti con il solito carico d'umiltà


Meno 30 alla salvezza? Per mister Tangorra, che continua a mantenere saldamente i piedi per terra, si. E come dargli torto, prendendo in considerazione gli ultimi due tornei di Lega Pro del Monopoli: illusioni iniziali poi convertitesi in lotte salvezza sino all’ultima giornata o tramite spareggi playout. Questa volta, però, la storia potrebbe essere un attimino diversa. Un campionato quantomeno tranquillo con vista playoff, continuando così, impossibile non sarebbe.

NUMERI DA RECORD, PRESTAZIONI INTELLIGENTI –
 Veniamo alla realtà attuale. In tutta la sua storia il Monopoli non aveva mai avuto una partenza cosi brillante in terza serie dopo 5 giornate: i 13 punti attuali superano, contando sempre i tre punti a partita, i 10 ottenuti nel 1985/86. Erano tempi d’oro per il calcio biancoverde, gli anni della Coppa Italia nazionale e del sogno Serie B. Facile, cosi, riaccendere le speranze dei tifosi, soprattutto quelli non più giovani. Contro il Matera i biancoverdi hanno sofferto nei primi minuti, per poi salire in cattedra e prevalere per cinismo sui più quotati avversari, almeno sulla carta. Perchè in verità la squadra di Gaetano Auteri non è mai riuscita ad esprimere soluzioni di gioco davvero convincenti. Al resto ci hanno poi pensato Manuel Sarao e Giuseppe Genchi. Già, Genchi: sembra aver preso finalmente una certa confidenza con la C, dopo il primo anno di ‘apprendistato’. Già 4 gol dopo 5 giornate per lui, è un importante segnale di crescita dopo gli anni della D in una piazza come Taranto.

ANDRIA E CATANIA, TEST CALDI – Cinico, spietato e per nulla generoso. I numeri di questo avvio di campionato parlano chiaro: 9 gol fatti, 1 solo subito. Il Monopoli concretizza e non concede quasi nulla agli avversari. Nessun’altra ha fatto meglio nel girone C. Quanto durerà tutto questo? Se lo domandano in tanti. Le prossime sfide, tutte in trasferta, sono particolarmente impegnative: prima la Fidelis Andria (i tifosi si stanno già mobilitando per sabato), poi il Catania. L’appuntamento di sabato resta pur sempre un derby, mentre al ‘Massimino’ sin ora – e tranne il Racing Fondi – sono cadute tutte. Uscire vincenti, o nella peggiore delle ipotesi indenni, da questi due confronti non potrà che rafforzare le convinzioni nei mezzi tecnici dei biancoverdi, qualora ce ne fosse ancora bisogno.






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