Gdm – Iorio: “Bari e Foggia, quanti ricordi! In rossonero mossi i primi passi, con i galletti la consacrazione. Se a Bari si accende la scintilla…”

Le dichiarazioni dell'ex attaccante delle due squadre prima del derby


Maurizio Iorio
Maurizio Iorio

Milanese di nascita ma difatti pugliese di adozione, il derby tra Bari e Foggia è per Maurizio Iorio una partita speciale, avendo lui vestito entrambe le divise. Alla maglia rossonera sono legati i  primi ricordi calcistici del classe ’59 che ha giocato in capitanata dal 1976 a 1978 collezionando anche 6 reti in 21 incontri disputati.

Pochi anni più tardi, sempre in Puglia, giunse in riva all’Adriatico e con la casacca dei galletti ha realizzato 28 centri in 65 gare giocate. Visti i suoi trascorsi, dunque, per Iorio il derby d’Apulia è una gara molto sentita.

Chiamato a dare le sue sensazioni circa il ritorno di questo match a distanza di venti anni l’ex centravanti ha affermato: “Questo match – si legge sull’edizione odierna de La Gazzetta del Mezzogiorno – deve essere un segnale positivo per l’intera regione, dopo un decennio di difficoltà, la Puglia sta piano piano riprendendo la sua storia. Bari e Foggia in cadetteria, insieme al Lecce che è primo in Serie C, rappresentano delle compagini estremamente blasonate“.

Il campione d’Italia con la Roma nel 1982 ha poi fatto un salto indietro con i ricordi riassumendo ai taccuini del quotidiano barese  i suoi trascorsi: “Bari e Foggia sono due piazze che porto nel cuore. In capitanata sono letteralmente stato allevato avendo mosso i primi passi nel calcio. Il capoluogo di regione pugliese invece mi ha reso un uomo, ed è ancora oggi la mia seconda casa. Grazie alle 2 stagioni con la casacca barese ho posto le basi per il proseguo della mia carriera da calciatore“.

L’attuale opinionista sportivo ha anche speso due parole sulla formazione di Fabio Grosso: “Questa squadra può ambire ai massimi traguardi – si apprende sulle colonne del giornale fondato nel 1887 – sta acquisendo un’identità sempre più spiccata, mi sembra che il gruppo acquisti consapevolezza dei propri mezzi. La rosa di cui Grosso dispone è di alto spessore, in più il pubblico biancorosso sta abbandonando lo scetticismo di inizio stagione. Se a Bari si accende la scintilla, il pubblico può rivelarsi il dodicesimo uomo in campo”.






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