Onofrio Barone, il doppio ex a BNP: “Bari e Palermo, insieme in A. Domenica sfida da non perdere”

La nostra intervista al doppio ex di biancorossi e rosanero


Tra i tanti doppi ex di Bari e Palermo, incontro valevole per il 18° turno del campionato di Serie B, c’è anche Onofrio Barone. Esperienze importanti coi galletti (calciatore e poi vice allenatore, con Materazzi) e coi rosanero, peraltro squadra della sua città natale. La nostra redazione ha chiesto un parere sulla gara del ‘San Nicola e sul momento delle due squadre.

Lo spettacolo, prima di tutto. Per Barone sarà garantito: “Penso sarà una bella gara e ben giocata da due squadre che, al momento guidano il campionato. Ma la B è lunghissima ed il tempo per le sentenze prematuro. Favorite? Il Bari ha un ottimo rendimento interno, il pubblico accorre allo stadio in massa. Essendoci stato per tre anni, immagino domenica gli spalti gremiti. Il pubblico potrà dare una grande spinta. Ma il Palermo è ben attrezzato, nonostante delle assenze importanti. Chi scenderà in campo farà la sua parte. In Puglia c’è più entusiasmo che in Sicilia, ma lo scetticismo presente lo ritengo esagerato. I rosanero si stanno comportando bene”.

Il Bari primo in B non sorprende l’ex centrocampista: “Si, perchè reputo il Bari un buon organico, ha valori importanti. Non è una sorpresa, lo era quando stava dietro. Bisogna però migliorare il rendimento esterno. Problema di personalità? Non credo, ci sono tanti giocatori che alle spalle hanno tanti anni di carriera. Una volta migliorato questo rendimento tutto sarà più facile”.

Passo indietro e pensiero rivolto al derby col Foggia.
Una sfida vinta dal Bari al fotofinish:
“Il derby? L’ho visto, in campo ho ammirato due belle squadre. Anche il Foggia ha disputato una buona gara, ma buon per il Bari che è riuscito a spuntarla a partita praticamente finita. E’ stato un derby tosto, se non addirittura maschio”.

Questi i suoi ricordi sulle sue esperienze in biancorosso. La prima da calciatore (dal 1992 al 1995), la seconda da vice di Beppe Materazzi (2007): “Sono stato a Bari per tre anni da calciatore. Il primo è stato di passione, magnifici gli altri due. In A facemmo molto bene e dopo aver ottenuto la promozione. Quella in biancorosso è stata una tappa fondamentale per la mia carriera e quando posso vado a salutare anche molti amici. Poi sono tornato qui per affiancare Materazzi nel 2007. Non mi sembrava vero, ne fui entusiasta. La promozione del 1994? Quando si vince è sempre bello, i segreti del successo furono determinati dalla nostra umiltà, dalla bravura del direttore dell’epoca (Regalia, ndr), nonchè la creazione di un giusto mix fra esperti e giovani. E poi la coesione, l’ottimo feeling esistente con la stessa società”.

Sui suoi trascorsi a Palermo: “Ho avuto il privilegio di essere nato calcisticamente nella squadra della mia città, qui ho fatto tutta la trafila delle giovanili. Poi ho indossato la maglia della prima squadra in due periodi diversi. Ritengo di essere tra i pochi privilegiati ad avere questo onore. Ho anche ottenuto una promozione e mezzo in rosanero. Bello poi finire proprio dove ho dato i primi calci (fine anni ’90, ndr). Sicuramente mi sarebbe piaciuto indossare questa maglia negli anni in cui la squadra è poi volata in Serie A e vi è rimasta a lungo”.

Bari e Palermo entrambe in A a fine stagione?
Per Barone è uno scenario possibile e plausibile: “Certamente, entrambe le squadre possono centrare questo obiettivo. Non sarà facile, la strada sarà lunga e dura. Ma mi auguro davvero che entrambe, a fine campionato, possano effettivamente festeggiare un traguardo così importante”.






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Collaboratore ed aspirante Pubblicista. Si occupa di qualsiasi argomento attinente al calcio di Bari e Provincia

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