A volte le critiche fanno bene. Dopo le due figuracce contro Empoli e Venezia, il Bari ha finalmente offerto una prestazione degna di nota contro il fortissimo Frosinone battendolo per 1-0 al termine di una gara tatticamente perfetta. E finalmente la difesa non ha preso gol contenendo nel migliore dei modi le sfuriate degli uomini di Longo che certo non si aspettavano un Bari così tonico e dinamico. Il problema è tutto qui. Perché la formazione biancorossa alterna prestazioni imbarazzanti ad altre decisamente importanti che – anche a causa dei concomitanti risultati favorevoli delle altre squadre – consolidano le sue prospettive di play off? Purtroppo neppure Grosso saprebbe rispondere perché in caso contrario avrebbe già trovato gli antidoti giusti.
Certo è importante far giocare la formazione titolare. Per formazione titolare si intende quella con Basha in cabina di regia – a proposito mancherà per squalifica nell’anticipo di domani a Cremona – con Anderson sulla fascia bassa sinistra e con Galano e Improta sugli esterni alti. Venendo meno anche una di queste pedine – quale che sia il motivo – il Bari perde un buon 30% del suo potenziale. Petriccione non è Basha, anche perché ha evidentemente caratteristiche diverse, passo diverso, tempi diversi di gioco. Il Bari in buona sostanza non ha ricambi ad hoc per i suoi elementi fondamentali per cui se mancano tutti – come contro l’Empoli – la squadra affonda letteralmente e perde la bussola. Non vogliamo fare polemiche ma è evidente che l’assemblaggio della formazione barese fatto nelle due sessioni di calciomercato non è stato dei migliori. Troppi attaccanti, pochi centrocampisti, peraltro mal assortiti hanno contribuito a far crescere lacune e difetti.
Col Frosinone c’è stata forse la svolta tanto auspicata. Basterà? Già da Cremona arriverà la prima risposta. Se il Bari riuscirà a passarci indenne aumenterà l’autostima e la fiducia nei propri mezzi. Anche il tanto discusso reparto difensivo ha offerto finalmente una prova importante e non tanto perché il Frosinone è stato bloccato proprio nei suoi arieti ma perché ha dato prova di compattezza a solidità proprio come Grosso chiedeva. Adesso bisogna confermare assolutamente il blocco che ha battuto il Frosinone. L’assenza di Basha si farà sentire sicuramente ma l’organizzazione di gioco impartita da Grosso potrebbe sopperire alla tecnica dell’albanese. Contro i ciociari finalmente la manovra è stata fluida e veloce con quelle verticalizzazioni necessarie senza le quali non si va nell’area avversaria e quindi non si segna. Il possesso palla è stato gestito con efficacia dalla squadra che per una volta ha dimostrato di essere padrona del campo contro la prima della classe. Ora non bisogna fermarsi più per non vanificare quanto di buono è stato fatto con la speranza che Kozak, Galano e Improta stiano bene atleticamente e si ricordino di essere venuti a Bari per fare gol e spingere la squadra verso gli obiettivi migliori che la piazza attende da troppo tempo.
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