
Dai fischi della sfida contro l’Empoli agli applausi di Terni. Nel giro di cinque partite Luca Marrone, difensore biancorosso, si è riscattato alla grande. Come? A suon di prestazioni importanti e convincenti. Sicuramente è tra i giocatori che meglio si è distinto nelle ultime tre partite.
IN CRESCITA – Preciso ed attento contro Frosinone e Cremonese, ieri con la Ternana il numero 17 ha anche provato la gioia del gol. Un colpo di testa ‘parabolico’ che non ha lasciato scampo a Plizzari. E se quel lancio ‘alla Bonucci’ di inizio ripresa fosse stato concretizzato da Anderson…probabilmente si sarebbe conteso la palma del migliore in campo con Henderson. Entrambi da oggi hanno qualcosa in comune: il primo gol con la maglia del Bari in campionato (ora sono 16 i giocatori diversi andati in gol in B).
UMILTA’ – Calma, concentrazione ed umiltà. Probabilmente sono questi i tre fattori chiave del nuovo Marrone. “I fischi che mi sono preso ci stavano, li meritavo”, aveva dichiarato la scorsa settimana a proposito di Bari-Empoli. Il lavoro, alla lunga, paga. Curioso episodio ieri a fine gara: Marrone applaude i tifosi giunti al ‘Liberati’ ma non dà loro la sua maglia. Il giocatore, in un primo momento, sembrava intenzionato ad offrirla ai presenti come forma di ringraziamento per il sostegno ricevuto. Viene riportato negli spogliatoi da Giovanni Loseto, collaboratore tecnico e bandiera. Il motivo? Semplice: se gloria sarà, meglio far festa alla fine e restare coi piedi per terra. La B è una lunga battaglia…
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