Il Bari non sa più vincere fuori casa, a Terni termina 2-2. La Reggina corre ed è ora a +10…


TERNI – Nel 28° turno infrasettimanale del girone C di serie C, il Bari non va oltre il pareggio al “Liberati” di Terni e, considerando la concomitante importante vittoria della Reggina a Catanzaro, perde probabilmente l’ultimo treno per puntare alla vetta della classifica, distante ora ben 10 punti. I galletti non riescono più a vincere lontano dal “San Nicola”. Le ultime 5 trasferte fruttano altrettanti pareggi e di questo passo diventa dura ambire alla promozione diretta.

LE FORMAZIONI
Mister Vivarini ha tutta la rosa a completa disposizione, ma le tre gare in una settimana lo inducono a ricorrere al turn-over. In difesa, accanto a capitan Di Cesare c’è Perrotta al posto di Sabbione, con Costa e Ciofani a presidiare le corsie laterali. A centrocampo Bianco è schierato come al solito nel ruolo di play con Maita decentrato a destra e Scavone a sinistra. L’escluso stavolta è Schiavone. Novità anche nel reparto offensivo: accanto ad Antenucci c’è D’Ursi, preferito a Simeri.
Mister Gallo deve fare i conti con gli infortunati Defendi, Salzano, Suagher, Marcone e Nesta. Repossi è invece escluso per scelta tecnica, mentre Bergamelli non è ancora al top e si accomoda in panchina. Al suo posto c’è Sini al centro della difesa a tre, completata da Russo e Celli. Nel centrocampo a 5, Damian vince il ballottaggio con Verna per il ruolo di play, affiancato da Paghera e Palumbo. Nonostante le precarie condizioni, Mammarella stringe i denti e occupa la fascia mancina. In attacco, accanto a Vantaggiato, gioca Partipilo.

LA GARA
L’avvio di gara è abbastanza equilibrato sebbene i più propositivi siano proprio i padroni di casa che però perdono subito Celli per un risentimento muscolare. Al suo posto entra Diakitè. Al 19’ Ciofani deve intervenire tempestivamente su Damian e chiudere in calcio d’angolo. Il Bari gioca principalmente di rimessa e ci prova soprattutto con qualche tiro da fuori area, come alla mezzora quando Maita tira al volo alzando troppo la mira. Nell’azione successiva, Ciofani mette in mezzo dalla destra un bellissimo pallone stoppato da Scavone per D’Ursi: il numero 17 dei galletti lascia partire un destro che impegna Iannarilli, bravo a bloccare a terra sulla linea. La gara vive ora un momento molto vivace. Antenucci indirizza la sfera di precisione sul secondo palo da posizione decentra, ma Diakitè devia in angolo. Al 35’ Maita si fa notare per una travolgente discesa e, dopo aver superato diversi avversari, serve Laribi che però sbaglia l’ultimo passaggio. Un rasoterra di Antenucci è neutralizzato dal portiere umbro, mentre sul versante opposto è Vantaggiato ad approfittare di una scivolata di Di Cesare per concludere di potenza da fuori area, ma la palla termina lontano dai pali della porta biancorossa. Prima del riposo è ancora il Bari a farsi vedere con un gran traversone di Costa verso Antenucci e solo il recupero in extremis di testa di Vantaggiato in corner salva la Ternana.
Al ritorno in campo dagli spogliatoi il match si fa inizialmente meno spumeggiante e più maschio. Al 12’ Vantaggiato riceve da Parodi, anticipa Perrotta, ma in scivolata manda sul fondo a pochi passi dalla porta. Vivarini inserisce forze fresche: Schiavone e Simeri entrano al posto di Scavone e D’Ursi. La mossa sortisce subito l’effetto positivo sperato. Maita recupera palla in fase offensiva e la sfera termina sui piedi di Laribi che, senza pensarci due volte, dal limite la mette di destro all’incrocio dei pali portando in vantaggio gli ospiti. Le fere non si fanno intimorire e trovano subito il pareggio. Mammarella batte magistralmente una punizione dalla sinistra e, sul suo cross, Sini gira di testa superando con un beffardo pallonetto Frattali e siglando il classico gol dell’ex. Al 26’ Antenucci ci prova con un rasoterra che Diakitè devia in angolo. Entra in campo anche Ferrante al posto di Vantaggiato ed è proprio lui al 32’ a siglare il 2-1 scaraventando in rete con un’incornata su palla proveniente dall’angolo calciato da Mammarella. Non finisce però qui, perché il Bari trova le energie per riequilibrare il risultato. Trascorrono infatti solo due minuti che Antenucci impegna Iannarilli e sulla respinta dell’estremo difensore rossoverde irrompe Simeri che la mette in fondo al sacco di prepotenza. Nel concitato finale le due squadre provano in tutti i modi a trovare il terzo gol, ma non c’è nulla da fare. Dagli altri campi non arrivano notizie positive: la Reggina e il Monopoli vincono e il punto conquistato in Umbria dal Bari serve davvero a poco. Domenica prossima i galletti affronteranno l’Avellino al “San Nicola” (fischio d’inizio alle ore 17:30) con le possibilità di impensierire la capolista ridotte ormai quasi al lumicino.

Tabellino
TERNANA-BARI 2-2
TERNANA (3-5-2): Iannarilli; Russo, Sini, Celli (dal 11′ pt Diakitè); Parodi, Paghera, Damian (dal 41′ st Verna), Palumbo, Mammarella; Partipilo (dal 41′ st Marilungo), Vantaggiato (dal 28′ st Ferrante). A disposizione: Tozzo, Bergamelli, Mucciante, Proietti, Furlan, Torromino. Allenatore: F.Gallo.
BARI (4-3-1-2): Frattali; Ciofani, Di Cesare (dal 44′ st Sabbione), Perrotta, Costa; Maita, Bianco, Scavone (dal 15′ st Schiavone); Laribi (dal 44′ st Terrani); D’Ursi (dal 15′ st Simeri), Antenucci. A disposizione: Marfella, Liso, Berra, Corsinelli, Pinto, Hamlili, Folorunsho, Costantino. Allenatore: V.Vivarini.
ARBITRO: sig. A.Santoro della sezione di Messina. Assistenti: sig. N.Mariottini della sezione di Arezzo e sig. D.Meocci della sezione di Siena.
RETI: al 17′ st Laribi (B), al 21′ st Sini (T), al 32′ st Ferrante (T), al 34′ st Simeri (B).
AMMONITI: Mammarella e Paghera (T); Perrotta (B). Ammonito il tecnico della Ternana F.Gallo per proteste.
NOTE: tempo piovoso e ventilato, terreno in buone condizioni; spettatori: 3.000 circa (90 tifosi ospiti); angoli: 6-4 per il Bari; recuperi: 2′ pt e 5′ st; trasferta vietata ai residenti in Puglia.






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E' il Direttore Responsabile della Testata. Giornalista Pubblicista dal 2002 e tifoso da sempre "unicamente" del Bari. Citazione preferita: "Chi non si aspetta l'inaspettato, non scoprirà la verità" [Eraclito].

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