

Per il Bari è arrivato finalmente il momento di dare tutto. La gara contro la Ternana è alle porte e Andrea Schiavone ha solo un pensiero. «Nella mia idea di calcio c’è l’obiettivo di vincere – ha dichiarato il centrocampista piemontese – in qualsiasi modo. Credo che tutti si allenino e si preparino per ottenere sempre i tre punti e, in questo caso, vincere i playoff. Il massimo sarebbe anche esprimere un bel calcio, ma spesso bisogna essere concreti, soprattutto in queste tre partite secche».
Contro le fere i galletti non potranno contare sulla spinta del pubblico, ma le motivazioni sono tante e la voglia di fare bene aiuterà a superare qualsiasi problematica: «Qui a Bari la tifoseria rappresenta un’arma in più e, a maggior ragione, in occasione di queste partite la città credo ci possa dare una mano. Tutti noi siamo qui per entrare nella storia e per scrivere la storia di questo club e raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati. Credo che non ci sia cosa più bella che riportare il Bari in una categoria importante ed è sicuramente quello che tutti noi vogliamo e stiamo sognando in questi giorni di preparazione».
Il lockdown ha amplificato un pò in tutti la fame di pallone, come confermato dal numero #23 biancorosso attraverso i canali ufficiali del club: «In questo periodo in cui siamo rimasti a casa, il nostro desiderio era proprio quello di tornare in campo. Tutti noi sappiamo e abbiamo bene in testa quello che è il nostro obiettivo. In un primo momento la paura di non poter tornare in campo c’era, però adesso finalmente sappiamo che abbiamo la possibilità di ottenere sul campo quello che è il nostro sogno».
L’ultima battuta del torinese ha riguardato Laribi: «Sono molto legato a Karim. Una sua frase mi è rimasta impressa, quando ha detto che i play-off li vincono chi ha meno paura. So che lui ha giocato tante partite importanti, ha vinto qualche campionato attraverso i play-off e conosce bene le emozioni e le sensazioni che si provano in gare decisive. Di questa sua frase, in caso di una ipotetica finale, me la ricorderò».
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