Carrera: «Gestione perfetta della partita. Nel calcio ci vogliono personalità e sacrificio. Antenucci? E’ molto utile ai compagni…»

Le dichiarazioni dell'allenatore biancorosso al termine della gara vinta contro la Juve Stabia


Al termine della gara infrasettimanale vinta per 2-0 dal Bari sul terreno della Juve Stabia, Massimo Carrera ha tenuto la sua consueta conferenza stampa post gara per analizzare a caldo quanto accaduto sul sintetico del “Menti”.

«I ragazzi hanno gestito la partita in maniera perfetta, senza soffrire niente – ha esordito l’allenatore del Bari – stanno crescendo e stanno trovando la quadratura del cerchio. Siamo stati bene in campo, abbiamo coperto bene gli spazi e siamo ripartiti al meglio. Abbiamo commesso qualche errore e ci sono alcuni dettagli che cercheremo di migliorare. Quella di oggi è stata comunque una prova importante a dimostrazione delle qualità di un gruppo che sa anche soffrire e che può giocare alla pari contro tutti».

Secondo il mister dei biancorossi ci sono alcune peculiarità del gruppo che stanno finalmente venendo a galla: «Penso che nel calcio ci voglia sia personalità che sacrificio. Non sempre si può avere il possesso della palla e bisogna sapere anche rincorrere l’avversario. E’ importante quindi saper soffrire nei momenti in cui è necessario e giocare a calcio quando è il caso di farlo. E poi ci vuole cattiveria agonistica, altrimenti fai fatica contro qualsiasi squadra. I miei uomini stanno capendo questi concetti e non si lasciano andare ad egoismi personali. Nessuno pensa a se stesso e tutti badano al bene della squadra».

Il secondo gol di Marras è arrivato al culmine di una combinazione strepitosa e il 56enne di Pozzuolo Martesana non riesce a nascondere la propria soddisfazione: «Sul raddoppio abbiamo costruito una grande azione, ma noi sappiamo le qualità che abbiamo e proviamo molte situazioni in allenamento. Se in settimana ci si applica con la cattiveria giusta, come se si fosse in partita, la domenica si riesce a rifare le stesse cose».

Anche oggi il bari ha vinto mantenendo la propria porta inviolata. Un segnale estremamente positivo anche per il lombardo: «E’ importante non subire gol perché vuol dire che tutta la squadra, non solo la difesa, lavora per questo. Oggi anche gli attaccanti hanno dimostrato di sapersi sacrificare e ritornare in difesa per dare una mano d’aiuto senza disdegnare di ripartire per andare a fare gol. La strada è ancora tutta in salita perché non abbiamo fatto ancora niente. Abbiamo solo vinto qualche partita, ma dobbiamo arrivare alla fine del campionato più in alto possibile».

Quanto alla prestazione dei singoli: «Quando gli avversari attaccavano, c’era lo spazio sugli esterni, ma ho anche chiesto a Marras e a D’Ursi di accentrarsi. Loro sono stati bravi a farlo, come in occasione del raddoppio. Celiento? Ha fatto una grande partita. Così come Lollo che è un grande giocatore con ottime qualità, altrimenti non sarebbe qui a Bari. Era tanto che entrambi non giocavano e devo fare loro i complimenti, estesi ovviamente al resto della squadra».

Il tecnico dei galletti si è congedato con un’ultima riflessione: «Il pericolo era che dopo la vittoria contro il Foggia i ragazzi si montassero la testa, ma durante la settimana ho spiegato loro che non è importante vincere una singola partita, anche se un derby, ma continuare con questa cattiveria e questo spirito di sacrificio e oggi in campo hanno dimostrato di saper tirare fuori queste caratteristiche. Mirco? Ha qualità e si sacrifica anche lui. Quando ha la palla fa respirare la squadra, ha i giusti tempi di gioco e risulta quindi molto utile ai compagni. Sembra che la squadra abbia recepito abbastanza bene questo modulo di gioco e, sebbene si debba migliorare ancora qualcosa, per il momento va bene così».






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E' il Direttore Responsabile della Testata. Giornalista Pubblicista dal 2002 e tifoso da sempre "unicamente" del Bari. Citazione preferita: "Chi non si aspetta l'inaspettato, non scoprirà la verità" [Eraclito].

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