Carrera: «Abbiamo sbagliato l’approccio e questa sconfitta ci fa capire tante cose! Quando puoi riaprire la partita, devi fare gol…»

Le dichiarazioni dell'allenatore biancorosso al termine della gara persa contro il Potenza


BARI – Al termine della gara tra Bari e Potenza, valevole per la decima giornata di ritorno del girone C del campionato di serie C, Massimo Carrera ha tenuto la sua consueta conferenza stampa post gara per analizzare a caldo il match perso per 2-0.

«Abbiamo sbagliato l’approccio nel primo tempo – ha esordito l’allenatore del Bari – e nei primi 45 minuti non abbiamo giocato e non siamo stati in partita. Eravamo tutti troppo statici e non c’era nessuno che attaccasse gli spazi. Questa sconfitta ci fa capire tante cose. Quando si va in campo pensando di aver già vinto la partita sulla carta, senza motivazione e senza metterci la cattiveria giusta, questi sono i rischi che si corrono e poi si finisce per perdere contro qualsiasi squadra».

Il mister dei biancorossi ha poi spiegato ancora più nel dettaglio il pomeriggio negativo vissuto al “San Nicola”: «Dopo aver fallito qualche occasione da gol non abbiamo perso fiducia. Ha fatto bene la retroguardia del Potenza che si è difeso bene, mentre noi abbiamo fatto delle scelte sbagliate in fase di possesso. Sicuramente avremmo potuto riaprire la partita, ma ciò che voglio sottolineare è stata la mancanza di cattiveria e di gioco nel primo tempo. Questi aspetti sono assolutamente da rivedere. C’è da lavorare, non eravamo dei fenomeni prima, non siamo dei bronchi adesso. Sappiamo che ogni partita è diversa dalle altre e sappiamo che se non vai in campo con la cattiveria giusta non è facile».

Secondo il 56enne di Pozzuolo Martesana, la staticità dei suoi uomini ha influito sull’esito della sfida: «Quando non ti muovi e non attacchi gli spazi, poi fai fatica a giocare e quindi i difensori finiscono per ricorrere al lancio lungo. Avevamo 4 attaccanti fermi sulla linea offensiva che volevano la palla sui piedi. Ho visto poi anche paura nel giocare la palla. In questo modo è complicato mettere in difficoltà gli avversari».

A chi gli ha chiesto come mai questa squadra, sin dall’inizio della stagione, non riesca a recuperare le situazioni difficili, l’ex AEK Atene ha dato la propria laconica e pragmatica interpretazione di questa fragilità: «Quando hai l’occasione per riaprire la partita, devi fare gol. Nella ripresa oggi abbiamo creato delle occasioni per cercare la rimonta, ma non siamo riusciti a metterla dentro».

Anche oggi i pugliesi hanno subito un cartellino rosso, ma il lombardo non è preoccupato per la terza espulsione in 5 partite: «Più che altro mi fanno arrabbiare! Oggi posso capire il secondo giallo, ma non concepisco la prima ammonizione per proteste. I ragazzi devono capire che bisogna accettare le decisioni dell’arbitro e basta. Il rigore? Non discuto mai dell’operato del direttore di gara».

Il tecnico dei galletti si è congedato con un’ultima riflessione in prospettiva: «Dobbiamo lavorare in fretta. Quanto accaduto oggi può capitare e serve per diventare più grandi. Ripeto sempre che non sono forti quelli che non cadono mai, ma quelli che si rialzano subito. Dobbiamo quindi rialzarci subito, a testa alta e andare a Terni per fare la nostra partita».






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E' il Direttore Responsabile della Testata. Giornalista Pubblicista dal 2002 e tifoso da sempre "unicamente" del Bari. Citazione preferita: "Chi non si aspetta l'inaspettato, non scoprirà la verità" [Eraclito].

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