Nel post gara della sfida tra Catanzaro e Bari, valevole per la tredicesima giornata di ritorno del girone C del campionato di serie C, Massimo Carrera ha tenuto la sua consueta conferenza stampa per analizzare a caldo il match e dare una spiegazione all’ennesima inopinata sconfitta.
«Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile – ha esordito l’allenatore del Bari – ma questo è un momento così! Bisogna salvare le cose positive e lavorare su quelle negative. Adesso abbiamo qualche giorno in più per lavorare e sistemare alcune cose. Un solo punto guadagnato nelle ultime quattro partite sono obiettivamente pochi, ma il campionato non è finito e io ci credo ancora, Siamo qua per centrare l’obiettivo. Abbiamo perso una battaglia, ma la guerra si vince alla fine. Bisogna continuare a crederci e a lavorare per eliminare gli errori che facciamo. Sono convinto che ci faremo trovare pronti per i play off e saremo per allora una squadra tosta».
Il mister dei biancorossi ha poi spiegato ancora più nel dettaglio il pomeriggio vissuto al “Ceravolo”: «Nel primo tempo la squadra ha fatto abbastanza bene anche se poi abbiamo letto male alcune situazioni e fatto delle scelte che forse avremmo potuto prendere in modo diverso, ma in campo i ragazzi hanno dato tutto e non posso rimproverarli di nulla. Li ho visti lottare e combattere e sotto l’aspetto dell’atteggiamento abbiamo disputato una buona prestazione. In questo momento ci manca forse un po’ di lucidità. La voglia di andare ad agguantare il pareggio ti porta a volte a non avere equilibrio e questo non deve succedere. Quando ti allunghi, fai fatica a tenere la squadra stretta».
Nel finale di gara c’è stato un clamoroso errore sotto porta di Candellone che è saltato in anticipo rispetto al pallone finendo per colpirlo in modo non adeguato davanti al portiere avversario e fallendo quello che sarebbe stato un pareggio prezioso. A chi gli ha fatto notare questo episodio il lombardo ha fatto un sorriso amaro nel rispondere forse un po’ diplomaticamente: «Sono situazione che purtroppo cambiano il destino di una partita anche se nella ripresa abbiamo subito qualche ripartenza di troppo e, verso la fine, ciò è stato determinato dal fatto che eravamo sbilanciati in avanti. La squadra non ha però sofferto tantissimo sebbene abbiamo creato poco e negli ultimi metri a volte abbiamo sbagliato l’ultimo. Questa è una cosa che dobbiamo sistemare».
Il 56enne di Pozzuolo Martesana ha poi fatto autocritica evitando di cercare alibi che in questo momento appaiono inutili e fuori luogo: «Se siamo in questa situazione è perché in questo momento abbiamo delle difficoltà. Abbiamo sbagliato delle partite dal punto di vista dell’approccio mentale e sotto tanti altri punti di vista. Sappiamo quella che è al momento la nostra realtà e dobbiamo solo rimboccarci le maniche e lavorare per ottenere più punti possibili. Il nuovo DS? Di questi argomenti non so niente. Io devo pensare solo a quello che devo fare sul campo con i ragazzi e basta».
Il tecnico dei galletti si è congedato con un’ultima riflessione: «Possiamo essere competitivi e dobbiamo solo liberare la mente. Dobbiamo giocare più tranquilli e pensare solo a fare quello che dobbiamo fare. Minelli? La sua esclusione è dovuta solo ad una mia scelta tecnica. Una delle tante che sto effettuando in tutte le partite».
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