

BARI – Nel post gara della sfida tra Bari e Catanzaro, terminata 2-1 per i pugliesi, questa è stata l’analisi a caldo di un Antonio Calabro certamente deluso per il risultato, ma contento della prova dei suoi uomini: «Faccio i complimenti alla mia squadra. Anche se ce ne torniamo a casa con zero punti lo facciamo con la grossa convinzione di essere, se non migliori del Bari, ma almeno alla sua altezza. Abbiamo fatto una prestazione importante e abbiamo avuto tante occasioni oltre ad aver creato delle situazioni favorevoli che avremmo potuto sfruttare in maniera diversa. Il Bari invece, nonostante la vittoria, non so se si porti a casa anche la convinzione di essere la più forte del torneo».
L’allenatore del Catanzaro ha poi spiegato il perché della sconfitta: «Oggi abbiamo sbagliato più del Bari. Noi allenatori non ci possiamo però soffermare soltanto su questo perché altrimenti sarebbe troppo semplice dire di aver perso o vinto per un motivo particolare. E’ ovvio che determinati errori possono determinare un risultato, ma io non posso dire nulla a Fazio (autore dell’errore che ha propiziato il 2-1 di Simeri n.d.r.) che fino a oggi, come l’anno scorso, è stato determinante per noi. Dopo la sconfitta ci può stare che la squadra abbia il morale sotto i tacchi, ma è come giusto che ci sia una convinzione diversa».
Il 45enne di Galatina non è però arrabbiato, se non sotto alcuni punti di vista: «Mi ha fatto arrabbiare solo l’aver dovuto cambiare un giocatore che si era ristabilito talmente e che dopo un quarto d’ora mi ha chiesto la sostituzione. Nella ripresa sono stato costretto a prendere atto di un infortunio muscolare. Tutto questo vuol dire che ci sia qualcosa che non quadra. Queste sono però variabili da mettere in conto e che ci ha portato poi a giocare gli ultimi 20 minuti sempre con gli stessi giocatori. Qualcuno non ce la faceva più, ma io non potevo sostituirli avendo finito le finestre a disposizione. Nonostante tutt,o la prestazione mi è piaciuta».
Il tecnico salentino dei giallorossi calabresi ha concluso con un parere sul torneo e sul direttore di gara: «Quando nel campionato di Serie C c’è il Bari, con i suoi ingenti investimenti, è inutile nascondersi e bisogna dire che i biancorossi possono fare un torneo a sé. Penso però che quest’anno il campionato sia molto livellato. Anche quando vai a giocare contro le ultime in classifica, può capitare di affrontare un pubblico e dei campi di un certo tipo. In sostanza, si può perdere ovunque. L’arbitro? E’ mia abitudine non commentare le decisioni del direttore di gara».
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